Formazione

Ho la nausea da gastroturismo

Parto per... Intervista a Duccio Canestrini.

di Emanuela Citterio

Duccio Canestrini, antropologo e giornalista, ha girato tutto il mondo come corrispondente di Airone. Se avesse un biglietto gratis, aperto a qualsiasi destinazione dove sceglierebbe di andare? In Sudafrica. Ci sono stato nel 93, un anno prima della fine dell?apartheid. I parchi naturali vivevano un momento delicato, di passaggio di consegne dal dominio esclusivo dei bianchi alla popolazione bantu. Sarei proprio curioso di vedere come è andata a finire. Mi affascinano i ritorni, le storie che continuano. È l?esatto contrario del turismo mordi e fuggi. L?ultimo suo viaggio lo consiglierebbe? Sono stato in Grecia con moglie e due figlie adolescenti. Abbiamo improvvisato tutto, cercando di conciliare le nostre curiosità con la loro voglia di buttarsi su una spiaggia. Consiglio la Grecia in primavera, a Pasqua. I beni archeologici fioriti, densi di colori e odori, sono uno spettacolo quasi psichedelico. Cosa non sopporta, turisticamente parlando? Non se ne può più del turismo gastronomico in veste etnica. Credo poco nell?esotismo culinario come avvicinamento delle culture. Mi sembra solo business.


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