Salute

Hiv: in Sudafrica, donne resistenti alla nevirapina

Lo rivela uno studio iniziato un anno fa dall'azienda farmaceutica Boehringer Ingelheim

di Carlotta Jesi

Le donne sieropositive che hanno assunto la nevirapina – farmaco che blocca la trasmissione del virus dell’Hiv da madre a figlio durante il parte – potrebbero dimostrare resistenza alla medicina durante una seconda gravidanza.

A rivelarlo, è uno studio condotto dal ministero della sanità sudafricano e dalla Boehringer Ingelheim, l’azienda farmaceutica che produce il farmaco e che da tempo lo offre a prezzi vantaggiosi per il sud del mondo collaborando con le organizzazioni non governative.

Lo studio, realizzato in Sudafrica, dove ogni anno nascono 100 mila bambini sieropositivi, dimostrerebbe che possono sviluppare resistenza al farmaco anche le donne che, dopo aver assunto la nevirapina in gravidanza, continuano ad usarla in combinazione con altri farmaci.

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