Famiglia
Hina, le donne marocchine non sono parte civile
Sentenza attesa per il 13 novembre
di Redazione
E’ stata respinta la costituzione a parte civile dell’associazione donne marocchine in Italia. Lo ha deciso il giudice Silvia Milesi oggi, durante l’udienza. Hanno invece chiesto e ottenuto il rito abbreviato il padre, lo zio, e i due cognati di Hina Saleem, la ragazza pachistana di 22 anni uccisa per aver scelto di aderire ai costumi occidentali. Il processo e’ stato aggiornato al 24 ottobre, quando il giudice ascoltera’ testimoni e periti, mentre la sentenza e’ attesa per il 13 novembre. Accolto la costituzione a parte civile del fidanzato di Hina, Giuseppe Tempini.
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