Mondo

Herald Tribune: attentati colpa di politica Usa

E' l'opinione di molti opinionisti di tutto il mondo cosi' come emerge da uno studio condotto dal Pew Research Center in collaborazione con il quotidiano Herald Tribune

di Gabriella Meroni

Gli attentati terroristici dell’11 settembre sono una conseguenza della politica estera dei governi degli Stati Uniti. E’ l’opinione di gran parte degli opinionisti di tutto il mondo cosi’ come emerge da uno studio condotto dal Pew Research Center in collaborazione con il quotidiano Herald Tribune, che lo pubblica oggi. Un giudizio addolcito dalla convinzione che gli Usa siano il paese simbolo delle opportunita’ e della democrazia. Secondo lo studio, una larga maggioranza delle elite intellettuali dei cinque continenti ritiene che gli Usa stiano conducendo una guerra unilaterale contro il terrorismo, contro il 70% degli ”opinion makers” americani pensa che gli Stati Uniti stiano collaborando congiuntamente ai propri alleati nell’interesse di tutti. Piu’ della meta’ degli opinionisti americani, inoltre, pensa che gli Usa dovrebbero attaccare anche la Somalia e l’Iraq nel caso fossero ritenuti sostenitori del terrorismo. In Europa orientale e in Medio Oriente, invece, l’opinione prevalente e’ contraria all’apertura di altri conflitti antiterrorismo. In Europa Occidentale le opinioni sono divise in parti uguali. Contrastanti anche i giudizi sulle responsabilita’: mentre fuori dagli Usa l’idea prevalente e’ ”la politica estera degli Usa e’ la causa dell’attacco dell’11 settembre”, solo una minima parte degli americani ritiene che il loro paese sia responsabile. Secondo gran parte degli opinionisti americani, gli Usa sono detestati per il sostegno ad Israele. Questo anche il punto di vista degli opinion leader mediorientali. Nelle altre zone del mondo, l’accusa prevalente agli Usa e’ di ”avere troppo potere” e di essere responsabili dell’aumento del divario tra paesi ricchi e poveri nel mondo. Lo studio si basa su 275 interviste condotte in tutto il mondo a persone considerate influenti in politica, nei media, nella cultura e negli affari.


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