Cultura

hanno legato le mani anche alle ong

Dall'India parla Jose Manikkatham Varghese, coordinatore di Aifo in India

di Redazione

Lo Stato indiano dell’Orissa, teatro delle violenze contro i cristiani, è off limits per le ong. «Molte delle organizzazioni non governative che operano in Orissa, in questo momento non possono intervenire per dare soccorso a chi è stato colpito dalle violenze dei fondamentalisti hindu», afferma Jose Manikkatham Varghese, coordinatore dei progetti Aifo in India. Il motivo? «La maggior parte delle ong è di ispirazione cristiana, e dato il clima sarebbe imprudente intervenire».
Nello Stato indiano al centro delle violenze l’Associazione italiana amici di Raoul Follereau sostiene il sistema sanitario nazionale nella cura della lebbra e nella riabilitazione degli ex lebbrosi. In Orissa c’è gente che ha perso tutto. Gli ultimi bilanci parlano di oltre 50mila persone appartenenti a comunità cristiane rifugiate nella foresta, in fuga dai raid scatenati (pare, ma è ancora da accertare) da gruppi di fondamentalisti. Sta di fatto che il governo locale dell’Orissa è guidato dal primo ministro Naveen Patnaik, alleato del Bjp, il partito nazionalista indù. «Le autorità locali non stanno facendo abbastanza per fermare le violenze», afferma il coordinatore di Aifo. «Ora il governo indiano si è deciso a intervenire e sta creando aree protette, dove i cristiani si possono rifugiare in caso di attacchi».
Il vescovo della diocesi di Cuttack-Bhubaneswar, nel cui territorio si trova il distretto di Kandhamal, il 2 settembre si è recato alla Corte suprema di New Delhi per chiedere una commissione di inchiesta sulle violenze commesse nell’Orissa, che vanno avanti da tutto il 2008. «L’elemento religioso è un pretesto», afferma Varghese, «le violenze sono scoppiate dopo l’uccisione di un leader hindu, atto poi rivendicato dai maoisti. Ma i fondamentalisti hanno continuato ad accusare la comunità cristiana, che in Orissa è formata in prevalenza da tribali, gli ultimi nel sistema delle caste. Le ong di ispirazione cristiana lavorano soprattutto con loro, per questo danno fastidio».

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