Formazione
Handicap, Firenze convenziona Anpas e Misericordie
Dieci Misericordie e sei pubbliche assistenze hanno firmato un accordo con il Comune per l'assistenza dei disabili su tutto il territorio.
Garantire una rete integrata che vada dal servizio trasporti all’assistenza domiciliare (anche di tipo ‘emergenziale’), dall’aiuto per l’inserimento lavorativo ad un’attività che preveda il sostegno nel tempo libero dei disabili. Sono alcuni degli obiettivi della nuova convenzione stipulata dal Comune di Firenze con le associazioni di volontariato aderenti alle Misericordie (10) e alle Pubblica Assistenze (6) che operano nel territorio fiorentino.
Si tratta della prima esperienza del genere in Italia, “una convenzione – come ha spiegato l’assessore alle politiche sociosanitarie, Giacomo Billi – frutto di una ‘co-progettazione’ che segna un positivo salto di qualità nei servizi alla persona disabile’’.
Il progetto tende ad incrementare e valorizzare attività che già ora, almeno in parte, vengono svolte dalle diverse associazioni, suddivise.
I volontari si impegnano, con chiamate che devono arrivare tra le ore 7.00 e le ore 20.00, a garantire attività di supporto per la vita quotidiana (consegna a domicilio di farmaci e spesa; presenza di un volontario in caso di assenza momentanea di chi assiste il disabile). Per quanto riguarda il trasporto le associazioni creeranno la figura di un ‘Coordinatore unico’ e il servizio sarà attivo tutti i giorni feriali dalle ore 7.00 alle ore 19,30, escluso il pomeriggio del sabato.
Per l’organizzazione dell’assistenza nel tempo libero, la convenzione prevede che le Associazioni di volontariato assicurino alcune occasioni di intrattenimento culturale e di socializzazione (gite, accompagnamento alle partite o spettacoli e concerti…), che coinvolgano anche le famiglie, e svolgano azione di supporto anche per eventuali manifestazioni organizzate dall’Amministrazione o da altri Enti.
A proposito dell’inserimento nel mondo del lavoro, le associazioni, sulla base di singoli progetti, dovranno garantire opportunità per inserimenti lavorativi presso le loro sedi o in ambiti diversi, tutti orientati a inserimenti socio-terapeutici.
La convenzione sarà attivata in via sperimentale su 135 persone cittadini individuati dai servizi sociali.
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