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«Haitiani tornate a casa»

È l'appello lanciato da Abdoulaye Wade, presidente del Senegal: è un diritto rientrare nella terra degli antenati

di Emanuela Citterio

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«Haitiani, tornate a casa». È più o meno questo il messaggio lanciato dal presidente del Senegal Abdoulaye Wade. Un pezzo di terra e un tetto sulla testa saranno a disposizione dei discendenti degli schiavi africani che furono deportati sull’isola caraibica e oggi hanno perso tutto.

«Il ripetersi delle calamità naturali» ha detto Wade in un’intervista a France Info «mi spinge a proporre una soluzione radicale: creare in Africa, con gli africani e l’Unione africana un luogo dove gli haitiani possano tornare». «Non hanno scelto loro» ha continuato «di andare in quell’isola e non sarebbe la prima volta che ex schiavi o loro discendenti possono ritornare in Africa. È già successo in Liberia dove gli ex schiavi si sono integrati con la popolazione locale e hanno formato la nazione liberiana. È nostro dovere riconoscere loro il diritto di tornare nella terra dei loro antenati».

Il portavoce del presidente Wade ha confermato che il Paese africano è pronto a offrire concreta accoglienza: se arriveranno in pochi il governo offrirà agli haitiani un tetto e un pezzo di terra. Se invece arriveranno in massa «daremo loro un’intera regione».

Nel frattempo sono diversi i Paesi africani che stanno offrendo aiuti e solidarietà ad Haiti. I legami con l’isola caraibica sono molto forti: in Africa Haiti viene considerato il primo Paese “africano” ad aver ottenuto l’idipendenza. Infatti, grazie anche alla rivolta degli africani schiavi contro i padroni bianchi il Paese ottenne l’indipendenza nel 1804, diventando  la prima repubblica governata da neri.

Il Sudafrica ha annunicato un pacchetto di aiuti in tre fasi: l’invio di dottori per l’assistenza medica ai feriti e una squadra di soccorso guidata da Rescue South Africa, un’organizzazione non profit sudafricana; l’invio di specialisti patologi per l’identificazione dei corpi; la fornitura di aiuti umanitari in partnership con le ong sudafricane.

Il Ruanda ha donato 100 mila dollari secondo il quaotidiano ruandese New Times.

La Liberia ha contribuito con 50 mila dollari secondo quanto riferito dalla radio Independent Star.

Per quanto riguarda la Nigeria, un contingente di 121 polizitotti che fa parte della missione Onu ad Haiti sta lavorando con la squadra di soccorso operativa nella capitale Port-au-Prince, secondo quanto riferisce il quotidiano “This Day”. Il vicepresidente nigeriano ha detto che la comunità internazionale che si è mobilitata per soccorrere Haiti «può contare sulla Nigeria».

Per approfondire: Afronline


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