Mondo
Haiti: Aristide sempre più solo
Lo abbandona anche il segretario di Stato agli Affari sociali ed ex direttore generale della polizia Jean-Claude Jean-Baptiste, che sarebbe fuggito stamane dall'isola caraibica
di Paolo Manzo
”Un’utopia, la comunita’ internazionale si illude di poter trasformare Jean-Bertrand Aristide nella regina Elisabetta e dare pieni poteri a un primo ministro e al parlamento”. Questo il giudizio critico di un leader dell’opposizione di Haiti, Micha Gaillard, sul piano internazionale che prevedeva per Aristide poteri ridotti fino al termine del suo mandato, nel febbraio 2006. Piano che comunque il presidente aveva in un primo momento accettato sabato scorso, per poi fare marcia indietro ieri. Intanto guadagna terreno l’insurrezione armata, 70 i morti dall’inizio di questo mese e centinaia i feriti, mentre il presidente, fermo nel suo rifiuto a dimettersi, avverte che se i ribelli arriveranno a Port-au Prince ci sara’ un bagno di sangue. E per essere piu’ credibile, Aristide ha mostrato alla stampa le foto del colpo di stato del 1991, con i mucchi di cadaveri delle circa 5mila vittime dell’esercito. Esercito i cui ufficiali, ha aggiunto il presidente, sono ora a capo dei rivoltosi. Sarebbe inoltre gia’ fuggito dall’isola uno dei fedelissimi di Aristide, il segretario di Stato agli Affari sociali ed ex direttore generale della polizia Jean-Claude Jean-Baptiste.
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