“Come non hai mai provato a curarti con la cannabis? Sii sincera sei prevenuta e rinunci così ad una occasione per risolvere i tuoi problemi”. Come spiegare che non sono affatto prevenuta, so che esiste un farmaco a base di marijuana, che cura alcuni sintomi della sclerosi, ed è riconosciuto ed efficace, ma io non soffro di quelle problematiche? Questo è solo un esempio di quello che succede a noi sclerotici in molte conversazioni con parenti e conoscenti. Tutti hanno letto qualcosa di attinente alla tua malattia, spesso su internet, o visto un programma particolare in tv che parla di una nuovissima cura. E noi dobbiamo armarci di santa pazienza per non litigare malamente ad ogni intromissione non richiesta. Avere la sclerosi multipla non significa perdere il diritto ad essere rispettati a non venire importunati da persone, in buona fede, ma di certo non esperte di neurologia e nuove terapie. Il culmine della malsopportazione io lo raggiungo quando arriva la fatidica frase “Non hai visto il servizio delle Iene? Quella cura funziona, ma le lobby farmaceutiche la vogliono bloccare.!”.Oltre all’intromissione nel mio privato, mi si colpisce anche sul piano professionale. Come giornalista, non riesco a tollerare che questioni delicate ed importanti vengano affrontate in modo così plateale e superficiale. A parte l’approccio, che non condivido, per la sm erano arrivati ad avallare anche quell’abominio del metodo Stamina. Se devo “scherzare” sulla salute, preferisco pensare al film “The cure” di Charlie Chaplin! Avete mai sentito parlare della nuova cura a base di film d’autore?
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