Salute

Guna approva un codice etico

Il colosso dell'omeopatia: «Dialogare con le istituzioni in modo pulito si può»

di Redazione

P4, mandati di arresto per Parlamentari, tangenti: era dall’epoca di “Mani Pulite” che la questione morale in Italia non si riproponeva con così tanto insistenza. In un contesto di crisi nazionale e internazionale dovuto anche a cattive pratiche finanziarie e in un settore, quello farmaceutico, in passato più volte al centro di scandali di ogni tipo, GUNA ha voluto lanciare un segnale controcorrente per tutelare al meglio gli interessi della collettività.

Ispirati ai più importanti codici etici in materia di relazioni pubbliche nazionali ed internazionali, i 18 articoli del codice etico GUNA per gli Affari Pubblici formalizzano i principi di comportamento e il sistema di regole che devono essere osservate nella gestione dei rapporti dell’azienda con il mondo della politica e delle istituzioni. Correttezza, lealtà, integrità e trasparenza sono da sempre i valori fondanti per l’azienda leader in Italia nella produzione e distribuzione di farmaci di origine biologica, e dovrebbero ispirare tutte le azioni e i comportamenti dei soggetti che operano direttamente o indirettamente per suo conto. GUNA come azienda farmaceutica intrattiene frequenti relazioni con le autorità sanitarie e regolatorie quali il Ministero della Salute e l’Agenzia del Farmaco, con organismi tecnici di consulenza statale come l’Istituto Superiore di Sanità, con enti locali come Regioni, Provincie e Comuni, con le ASL territorialmente competenti, e con una fitta rete di medici e farmacisti in tutta Italia.

Con la pubblicazione di un codice etico per gli Affari Pubblici e soprattutto con la sua diffusione a tutti i dipendenti, collaboratori e partners, l’azienda ha voluto ribadire una volta di più la propria volontà di non voler adottare mai comportamenti che – ancorché non sanzionati esplicitamente dalla legge – risultino inopportuni o moralmente discutibili, e ancor meno di applicare o incentivare pratiche corruttive od illegali a nessun livello. Alessandro Pizzoccaro, Presidente di GUNA S.p.A. ha così commentato l’iniziativa: “Abbiamo deciso proprio in questo particolare momento di elaborare e pubblicare un Codice che regoli eticamente i rapporti della nostra azienda con il settore della Pubblica Amministrazione, del Servizio Sanitario Nazionale, delle Istituzioni di controllo e delle autorità politiche, anche perché l’immagine che ci rimanda i mass-media ogni giorno è davvero sconcertante: tangenti, benefici illeciti o inopportuni, regalie, accondiscendenza da parte di certi pubblici amministratori comprata in contanti.

La tentazione di prendere scorciatoie è sempre in agguato, e ritenevamo giusto dare un segnale concreto. Questo è un Codice che non resterà solo sulla carta: al contrario, è nostro desiderio che tutta la nostra struttura s’impegni rigidamente a rispettarlo. La mia più grande soddisfazione come imprenditore infatti è di aver raggiunto obiettivi importanti senza mai scendere a compromessi: vogliamo dimostrare, come tante altre esperienze imprenditoriali coraggiose in Italia ci confermano, che è possibile fare il proprio business guadagnando denaro in modo etico”.

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