Welfare
Guinea Equatoriale: figlio della Tatcher processato per contumacia
Mark Tatcher, figlio dell'ex premier britannica Margaret Tatcher a Malabo per suo coinvolgimento in un tentativo di rovesciare il presidente equato-guineano
Dopo due mesi di sospensione, il processo che vede coinvolto otto sudafricani, sei armeni e cinque equato-guineani ha ripreso oggi a Malabo. “Ospite d’onore” della saga giudiziaria dei “Mercenari di Malabo”, il figlio della Lady di ferro Mark Tatcher, rimasto al centro del tentativo di colpo di Stato orchestrato da mercenari contro l’attuale regime della Guinea Equatoriale.
“Otto nuovi nomi sono stati aggiunti nell’atto d’accusa, tra cui il britannico Mark Tatcher che sarà giudicato per contumacia” ha detto all’Afp Fabian Nsue Nguema, l’avvocato del mercenario sudafricano Nick du Toit. Gli altri sette protagonisti sono “in maggioranza membri del governo in esilio” di Severo Moto, un leader oppositore del presidente Obiang in esilio da vari anni su territorio spagnolo e ritenuto come il mandatario del colpo di Stato fallito.
Da parte sua, Mark Tatcher è sospettato dalle autorità della Guinea Bissau e del Sudafrica, suo Paese di residenza, di essere il principale finanziatore del complotto. Fin dall’inzio, Tatcher ha smentito ogni suo coinvolgimento in questa faccenda, facendo sapere ai suoi avvocati che non intende rispondere agli interrogatori della giustiia equato-guineana.
In attesa di nuovi sviluppi, oggi il procuratore generale Obono ha richiesto per du Toit e l’oppositore Moto la pena di morte.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.