Non profit

Guida pratica in dieci tappe per fare una onlus e non sbagliare le domande

Si registra una forte crescita di sensibilità nei confronti delle iniziative di solidarietà sociale.

di Giuseppe Ambrosio

“Mi chiamo Andrea e vi scrivo da Matera, mi occupo di modellismo e mi piacerebbe fare una onlus, mi date qualche riferimento?”; “Sono Giorgio di Roma, ho deciso, faccio una onlus per i cani randagi del mio quartiere, dove trovo il materiale, uno statuto e le leggi?”. Questo è il tono di una vera e propria pioggia di email alla redazione e allo staff di Vitacomunicazione. Forse per una disaffezione forte nei confronti delle imprese profit, forse per il bisogno di riconciliare lavoro e senso della vita, c?è un sensibile aumento di sensibilità nei confronti delle iniziative di solidarietà sociale e nelle possibilità dell?auto-organizzazione dei cittadini, e soprattutto delle possibilità offerte dall?impresa sociale. Ciò che complica il tutto è però l?abuso dell?acronimo onlus, che nella disciplina fiscale sta per Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale, e che di fatto è un cappello, cioè qualcosa che si può mettere in testa oppure no: cioè che un?organizzazione non profit può decidere o meno di diventare. La domanda principale, quindi, dovrebbe essere: “Per creare un?organizzazione non profit – senza scopo di lucro – quali sono i passi che devo compiere ?”. La disciplina sulle onlus ci aiuta nel percorso attraverso le domande secondarie, ed è ciò che ci proponiamo di affrontare in maniera sistematica attraverso questo spazio nelle prossime 10 settimane. Speriamo di esservi utili!


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