Cultura

Guerre dimenticate: 20 nel mondo

Nel rapporto della Caritas, citato anche un sondaggio: l'80% degli intervistati chiede un'Onu più forte

di Redazione

”Guerre alla finestra”. E’ il titolo del rapporto di ricerca su conflitti dimenticati, guerre infinite e terrorismo internazionale, pubblicato in questi giorni. Edito da Il Mulino e curato da Caritas Italiana – in collaborazione con Famiglia Cristiana e Il Regno – il rapporto e’ un viaggio tra scenari di violenza e di morte, con cause spesso intricate, e molti fenomeni collegati. Commercio delle armi, traffici illeciti, dramma dei bambini soldato, degli sfollati e dei rifugiati, lesioni dei fondamentali diritti umani, ruolo dei media, delle culture e delle Istituzioni, compresa la Chiesa. Per non dimenticare, informare, formare e impegnarsi nella solidarieta’ concreta. Con un focus specifico su sei conflitti: Congo, Sri Lanka, Colombia, Afghanistan, Palestina e Iraq.

All’inizio del 2005, i Paesi coinvolti in conflitti armati di dimensioni significative erano 18, a cui si aggiungono due vere e proprie guerre, per un totale di 20 grandi conflitti nel mondo. Senza contare violenze su ampia scala e un numero altissimo di vittime in molti altri paesi. Il 90% di questi conflitti nasce nei Paesi del Sud del mondo. Paesi spesso gia’ provati anche da calamita’ naturali, come il terremoto che ha devastato la zona del Kashmir contesa tra Pakistan e India. Qui la Caritas Italiana – da subito accanto alle popolazioni colpite – continua ad intervenire in collegamento con la rete internazionale, Caritas Pakistan e Caritas India. Sono appena stati inviati 500.000 euro per sostenere il piano di aiuti di urgenza. In Pakistan l’intervento complessivo e’ pari a quasi 6 milioni di euro, a beneficio di 5.500 famiglie in 8 villaggi tra quelli meno raggiunti dalla solidarieta’ internazionale: 4 nel distretto del Kashmir e 4 nella provincia alla frontiera nord-ovest. In India il piano si aiuti e’ pari a oltre 5 milioni e mezzo di euro, e prevede generi di prima necessita’, rifugi temporanei e cure sanitarie a beneficio di 4.000 famiglie in 10 villaggi nei distretti di Baramulla e Uri, diocesi di Jammu e Kashmir. Sono previste anche attivita’ formative e ricreative per 5.000 bambini.

Oltre ai casi classici di scontri tra Stati come tra India e Pakistan, dal rapporto ”Guerre alla finestra” emerge che aumenta il numero delle guerre civili e, piu’ in generale, delle guerre diluite nel tempo e nello spazio. Ma cresce anche la domanda di mediazioni nonviolente. Come dimostra un sondaggio SWG su un campione rappresentativo della popolazione italiana: l’80% degli intervistati chiede di potenziare il ruolo dell’Onu e il 42% ha fiducia nella capacita’ del Papa e della Chiesa cattolica di costruire la pace. Il 97% ritiene che dietro ogni conflitto, anche i piu’ dimenticati, ci siano interessi internazionali politico-economici.

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