Non profit

Guerra, quanto ci costi

Già bruciati 568 milioni di euro per i primi giorni dell'offensiva "Alba dell'odissea"

di Joshua Massarenti

Non ci sono soldi per il sociale, ma per la guerra si’. Cosi’ si possono riassumere i costi esorbitanti fin qui assunti dalla coalizione internazionale nella sua offensiva militare in Libia.

Le prime stime sono state rivelate dal settimanale americano National Journal e dal mensile francese Challenges. Tra bombe, missili e carburante il primo giorno dell’operazione “Alba dell’odissea” sarebbe costata agli Stati Uniti 68 milioni di euro. Se gli attacchi dovessero prolungarsi nelle prossime settimane, la nota rischia di diventare salatissima.

Per ora tutto sembra sotto controllo ha lasciato intendere il portavoce dell’ufficio di gestione dei conti della Casa Bianca, secondo il quale “l’operazione in Libia è stata realizzata con risorse già esistenti. Non pensiamo di dover chiedere fondi supplementari”.

Per il sito francese Slateafrique.com dell’ex direttore di Le Monde, Jean-Marie Colombani, “finora gli attacchi della coalizione ammonterebbero tra i 282 e i 565 milioni di euro. Il mantimento della zona di esclusione aerea rappresenterebbe una spesa settimanale dai 21 ai 67 milioni di euro. Se un missile Tomahwak costa tra 647mila e 1,1 milione di euro, la fattura americana per 112 missili lanciati dal 20 marzo viene stimata tra i 79 e i 118 milioni di euro. Senza dimenticare l’aviazione: il carburante e la manutenzione degli aerei di combattimento costano all’incirca 6mila e 700 euro all’ora”.

Insomma, una bella fattura che non risparmia neppure la Francia, ovviamente. I caccia Rafale e Mirage 2000 hanno totalizzato più di 400 ore di volo e 55 uscite in tre giorni. Challenges stima a 13mila euro il costo di un’ora di volo per il Rafale e a 11mila euro per il Mirage 2000, escluse le spese di carburante. Dal canto loro, i missili AASM sganciati dai francesi sul territorio libico costano tra 250mila e 300mila euro l’uno.

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