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Guatemala: l’abolizione della pena di morte non è così vicina

Per ora, nel Paese è in atto una moratoria, ma per la cancellazione definitiva il governo è orientato a fare un referendum popolare

di Redazione

L?abolizione della pena di morte in Guatemala potrebbe arrivare, ma non tanto presto. Lo riferisce l’agenzia Misna, secondo cui al termine della visita del Papa il presidente Alfonso Portillo ha annunciato che le esecuzioni resteranno sospese fino al termine del suo mandato (2004), e aggiungendo che il Congresso nazionale si è impegnato a prendere in esame una legge che metterebbe definitivamente al bando la pena capitale.
Sebbene il Parlamento abbia piena competenza per decidere in materia, il suo presidente, l?ex dittatore Efraín Ríoss Montt, ritiene tuttavia che dovrebbero essere i guatemaltechi, attraverso un referendum, a dire l?ultima parola. “È una questione che non può essere esaminata solo dal punto di vista politico o emotivo è piuttosto un problema serio che va visto in funzione sociale”, ha asserito Ríoss Montt, massimo esponente del Fronte repubblicano guatemalteco (Frg) al potere. Jorge Rosales, esponente del Partito di avanzata nazionale (Pan), all?opposizione, ritiene invece che “in questo momento eliminare la pena di morte potrebbe spingere la popolazione a farsi giustizia da sé”. Il fenomeno del linciaggio, di fatto, è ancora molto diffuso nel Paese centroamericano. Totalmente a favore dell?abolizione della pena di morte, le principali associazioni a tutela dei diritti umani locali ritengono però che l?iniziativa di Portillo nasconda fini esclusivamente politici.

Info: www.misna.org

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