Welfare

Guatemala, dove regna la violenza

La denuncia delle ong: economia in crisi per la globalizzazione e classe politica corrotta. Risultato: un Paese allo sbando

di Redazione

Violenza dilagante e diritti umani che restano lettera morta. Questa la drammatica situazione in Guatemala secondo il racconto di René Muñoz del Coordinamento delle ong e delle cooperative nazionali (Congcoop) e referente per il Paese centramericano della Comunità internazionale di Capodarco. “Il processo di globalizzazione ? è l?analisi di Muñoz ?, i trattati di libero commercio e gli aggiustamenti strutturali stanno provocando seri problemi all?economia nazionale che finisce per strangolare i settori più poveri e, più in generale, tutti i lavoratori. I contadini ? prosegue – si trovano ad affrontare situazioni critiche come la mancanza di terra e di lavoro, attendono salari che non vengono pagati e non beneficiano di alcuna forma di tutela sociale né di sicurezza”. René Muñoz, parlando con l?agenzia missionaria Misna, ha poi ricordato l?ultima violenza, perpetrata una settimana fa dalla polizia contro un gruppo di ?campesinos? che manifestavano pacificamente contro l?uso dei pesticidi. “Un centinaio di persone, tra cui donne, anziani e bambini ? spiega Muñoz – sono rimasti feriti da gas lacrimogeni e pallottole di gomma e numerosi sono stati arrestati”. La preoccupante analisi di Muñoz non risparmia la classe politica. “La giunta direttiva del Congresso ? conclude ? è strettamente coinvolta in attività illecite: dall?alterazione della legge sulle bevande alcoliche, al contrabbando, alla corruzione, a crimini come l?assassinio di monsignor Juan Gerardi, un reato che resta ancora impunito”.


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