Welfare

Guantanamo: ex detenuti Gb denunciano abusi

Presentato oggi al Senato Usa un dossier in cui 3 cittadini Gb rilasciati dopo 2 anni di detenzione denunciano abusi e violenze subite nel campo di prigionia Usa a Cuba

di Paolo Manzo

Nuove tensioni in vista per gli alleati di ferro nella lotta al terrorismo, Washington e Londra. Oggi infatti verra’ presentato al Senato americano il dossier, di 115 pagine, in cui i tre cittadini britannici rilasciati lo scorso marzo dopo due anni di detenzione a Guantanamo denunciano formalmente abusi e violenze subite nel campo di prigionia americano a Cuba. In effetti – a quanto scrive oggi il ”Guardian” che anticipa parti del rapporto che verra’ presentato alla commissione Forze Armate del Senato – Asef Iqbal, Ruhal Ahmed and Shafiq Rasul accusano anche membri delle forze armate britanniche di essere stati coinvolti neimaltrattamenti e nelle torture. Per esempio nel dossier Ahmed racconta che, poco dopo la sua cattura in Afghanistan nel novembre del 2001, e’ stato interrogato per tre ore da un militare delle Sas, il reparto d’elite britannico, mentre un collega americano teneva il prigioniero sotto tiro minacciando di sparare. I tre – ormai noti in Gran Bretagna, dove sono stati al centro di un vasto movimento di opinione pubblica per la loro liberazione, come i ”Tipton three”, dal nome della cittadina inglese dove vivono – hanno dichiarato di essere stati ripetutamente picchiati, sottoposti all’iniezione di droghe, che e’ stato negato loro il sonno. E – in una replica di quanto denunciato ad Abu Ghraib – sono stati costretti a farsi fotografare nudi, incappucciati e sottoposti a umiliazioni sessuali e religiose. Agli avvocati che l’hanno interrogati per due mesi, i tre hanno descritto una situazione allucinante nel campo di detenzione, sottolineando come con l’arrivo del generale Geoffrey Miller – l’uomo che il Pentagono invio’ poi a Abu Ghraib subito dopo le prime denunce di violenze nella prigione irachena, e che sarebbe stata invece ‘guantanamizzata’ – gli abusi e le violenze sono stati sistematizzate. Per esempio si costringevano i detenuti a radersi, in violazione dei principi musulmani, veniva costantemente diffusa musica ad altissimo volume, si facevano stare i prigionieri per ore in posizioni scomode, chiudendoli poi in cella nudi. ”Nessuno al mondo sa che siete qui – avrebbe detto uno dei carcerieri ad un detenuto – se vi uccidiamo, nessuno lo verra’ a sapere”. Il ministero della Difesa britannico ha gia’ annunciato che indaghera’ i casi denunciati dai tre che, dopo il loro rientro in Gran Bretagna, sono stati scarcerati senza alcuna incriminazione. A marzo sono stati in tutto cinque i britannici rilasciati, mentre a Guantanamo rimangono detenuti ancora quattro cittadini britannici. I tre di Tipton hanno sempre sostenuto di essere stati ‘venduti’ dagli afghani ai militari americani dopo che questi avevano promesso, alla caduta del regime di talebani, la consegna di ‘stranieri’ ritenuti terroristi di al Qaeda.


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