Sostenibilità

Gsk si mette in ascolto

Bilanci sociali/ Il terzo rapporto della casa farmaceutica. Una mappatura degli stakeholder per avviare una fase di dialogo

di Redazione

di Giorgio Amina E così siamo giunti al terzo rapporto sociale di GlaxoSmithKline Italia. Al pari delle edizioni precedenti, la casa farmaceutica di origine inglese espone ai propri stakeholder le strategie e gli impegni assunti nel 2005 in tema di responsabilità sociale d?impresa, che poi comprendono la dimensione economica, ambientale, sociale e quella relativa all?attività di ricerca. La maggiore novità di questo rapporto riguarda l?avvio di una mappatura degli stakeholder da parte di Gsk Italia al fine di avviare una fase di dialogo/ascolto con essi e stabilire i rapporti di percezione tra il mondo Gsk e i propri stakeholder. Altra novità di peso è il processo di definizione della responsabilità di prodotto attuato attraverso un sistema di procedure e di certificazioni di qualità in grado di assicurare la trasparenza della filiera produttiva. Capitolo ambientale La rendicontazione sociale, delineata sulla base delle linee guida della Gri, la Global reporting initiative, offre spunti interessanti sul versante ambientale. A livello mondiale, Gsk ha speso ben 71,5 milioni di euro per la salvaguardia dell?ambiente, con un aumento in Italia pari al 22% tra il 2002 e il 2005. Nei fatti, Gsk può vantarsi di aver ridotto del 13% le emissioni di gas serra prodotte dalle sue fabbriche e di un altro 23% il suo consumo d?acqua rispetto al 2001. Del resto, il rispetto degli standard dell?Ehs – Environment Health and Safety si attua anche in Italia. Basti pensare che il Dipartimento di sviluppo chimico del Centro di eccellenza per la ricerca in psichiatria di Gsk a Verona ha ricevuto il premio per l?eccellenza in salute e sicurezza ambientale rilasciato nel 2005 dal Ceo della casa madre. Sul piano sociale, il Gruppo farmaceutico ha investito 554 milioni di euro (pari al 5,6% degli utili) in oltre cento paesi a favore di progetti di sviluppo ai quali si sommano una molteplicità di iniziative socio-sanitarie quali la distribuzione nel Sud del mondo di prodotti anti Hiv/Aids a tariffe preferenziali (vedi le 126 milioni di compresse di Combivir e Epivir). In Italia, Gsk ha rafforzato le sue attività di corporate responsability sia all?interno che all?esterno dell?azienda. Iniziamo dalle vicende domestiche. Dei 3.055 collaboratori attivi in Gsk Italia, il 95% è assunto con un contratto a tempo indeterminato. Nel campo delle pari opportunità, il personale femminile rappresentava a fine 2005 il 40% dell?organico complessivo, mentre sul fronte formazione, le ore riservate ai corsi di aggiornamento manageriali e tecnici sono aumentate del 30% rispetto al 2004, con un aumento del 13% dell?investimento nel settore Ricerca e sviluppo. Infine le attività ?extra aziendali?. Bambini e anziani I progetti di solidarietà sociale rinchiusi nel programma Salute e Società si sono ulteriormente rafforzati con le iniziative Leggere per Crescere a favore dei bambini con età inferiore ai cinque anni e BenAttivi, un progetto dedicato all?attività fisica degli anziani. Entrambe le iniziative hanno come denominatore comune un?alta partecipazione integrata dei soggetti istituzionali e associativi chiamati in causa. Lo stesso discorso vale per le collaborazioni avviate con il mondo universitario, Telethon e altre realtà associative italiane.


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