Economia

Gruppo Cgm: eletto il nuovo consiglio d’amministrazione

L'assemblea dei soci ha eletto all'unanimità il nuovo consiglio. All'insegna della continuità

di Maurizio Regosa

Si è svolta nel pomeriggio, a Roma, presso la Casa della cooperazione di Confcooperative, l'assemblea dei soci del gruppo cooperativo Cgm. All'ordine del giorno l'approvazione del bilancio d'esercizio 2007 e il rinnovo del consiglio d'amministrazione presieduto, negli ultimi due mandati da Johnny Dotti. Un'assemblea dunque doppiamente impegnativa, chiamata a verificare, in termini economico-finanziari, i risultati della trasformazione che il gruppo ha intrapreso da un paio d'anni, e a rinnovare il gruppo dirigente che quella trasformazione dovrà, nel prossimo triennio, portare a compimento. Una trasformazione che, in sintesi, ha "asciugato" la capogruppo a favore delle numerose società di scopo sorte in questo quinquiennio.
In questa doppia chiave di lettura la discussione, molto partecipata, ha fatto emergere il valore specifico dell'esperienza Cgm, in termini di visione, di strategia e di realizzazione (un solo dato: mentre il Paese ha avuto in questi anni una crescita del 2%, il sistema Cgm ha registrato un +5,3%, una percentuale superiore anche alla media, 4,5%, delle cooperative di Federsolidarietà – e questo ha evidentemente ha avuto positive ricadute anche in termini occupazionali). Insomma un buon stato di salute economico e finanziario, certificato proprio la settimana scorsa da una "due diligence" eseguita da una società specializzata.

"Certo – come ha sottolineato Johnny Dotti – questa metamorfosi ha richiesto molte energie, ha significato investimenti di lungo periodo, ha voluto dire mettersi in discussione chiedendosi continuamente quale sia il ruolo oggi della cooperazione sociale". "Gestire le emergenze senza perdere progettualità – gli ha fatto eco Vilma Mazzocco, presidente di Federsolidarietà – è del resto una delle capacità di cui Cgm ha dato prova in molte occasioni, in particolare nella creazione di prototipi e modelli, significativi per le comunità e per il Terzo settore".
Non è stata però una "celebrazione" anche umana a favore del consiglio uscente e in particolare di Dotti: nella discussione sono emerse diverse questioni che il prossimo consiglio dovrà affrontare: il rapporto con le altre forme della cooperazione, con il non profit e con il profit, la "manutenzione" della rete – "vera ricchezza" del gruppo cooperativo, come ha ricordato il consigliere Maurino, l'innovazione di prodotto.

L'assemblea ha infine approvato il bilancio d'esercizio e votato all'unanimità i futuri 19 consiglieri d'amministrazione. (tre espressi dai soci sovventori, Fondosviluppo e Banca Intesa San Paolo: e cioè Maurizio Ottolini, vicepresidente nazionale di Confcooperative e presidente regionale lombardo; Valerio Luterotti, direttore di Federsolidarietà; Lorenzo Mancini). Quanto ai consiglieri espressione dei consorzi soci, accanto a delle new entry (Danila beato, Mauro Ponzi, Luca Rinaldi, Ruggero Signoretti, Severino Speranza) ha prevalso la scelta di una continuità con la riconferma del consiglio uscente. Sono stati quindi rieletti: Mauro Maurino, Stefano Granata, Luca Dal Pozzo, Claudia Fiaschi, Marina Stasi, Irene Milone, Vincenzo Linarello, Marina Spanu, Massimo De Rosa. Nella prossima riunione il consiglio d'amministrazione eleggerà la presidenza, la vicepresidenza e distribuirà le deleghe (presidente dovrebbe essere eletta la toscana Claudia Fiaschi, già vice di Dotti, mentre vicepresidente dovrebbe essere Luca Dal Pozzo).

Quanto all'ormai ex presidente, Dotti ha annunciato i suoi prossimi impegni: lo start up di Welfare Italia, diventata impresa sociale (un star up che avrà il supporto, pro bono, di una consulenza annuale della società McKinkesy) e la presidenza della Fondazione per l'internalizzazione dlel'impresa sociale, di recente costituita da Cgm, Ctm e Focsiv.

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