Famiglia

Grillo: volete punirli? Lasciateli coi poliziotti

Marciare su Genova contro il G8 non serve a niente, avverte il comico. Meglio protestare cambiando le scelte di ogni giorno.

di Gabriella Meroni

Sabato scorso ha radunato a Milano 2500 persone dentro, ma soprattutto fuori un teatro che ne poteva contenere al massimo 1300. E ha lanciato la sua provocazione contro il G8: «Lasciamoli soli, questi otto extracomunitari», ha tuonato Beppe Grillo, «in mezzo a 18mila poliziotti che gli chiedono i documenti». È questo il messaggio avanguardista del comico più anti multinazionali che c?è. Che oltretutto abita a Genova e festeggia il compleanno il 21 luglio, nel bel mezzo del G8. «Ma mi hanno già chiesto se posso spostarlo al 24», dice con la sua ironia appuntita, che ogni volta blocca con quel «fermi, fermi», suo tormentone da sempre. Quello di sabato però non è stato uno spettacolo come gli altri. Perché quell?invito al popolo dei contestatori – restate a casa – ha dato fiato a un pensiero che si stava tacitamente diffondendo, e ancora raccoglie moltissimi, liberatori consensi. Vita: Grillo, ma cosa le è saltato in mente di dire al popolo di Seattle di non andare al G8? Beppe Grillo: Ma sì, perché stiamo perdendo il senso di quello che stiamo facendo. Già quando mi chiedono se sono pro o contro la globalizzazione non voglio rispondere, perché è una domanda senza senso. Noi globalizziamo cose belle e brutte, i vaccini della Bayer e le sigarette della Philip Morris, la pizza e gli hamburger. Dire sì o no alla globalizzazione di per sé è una cretinata. Vita: Vuol dire che i cattivi non stanno tutti da una parte sola? Grillo: Ma certo. La globalizzazione ha degli aspetti negativi terribili, nel senso che si fa in dollari, quindi con una moneta di un solo Stato, e con una sola lingua, che è sempre di quello Stato. Gli americani fanno la globalizzazione a senso unico, con le barriere per le importazioni e senza barriere per le esportazioni, in tutto il mondo. Ma anche qui, non sono solo gli americani: l?Europa dovrebbe chiedere scusa per quattrocento anni di globalizzazione, in cui ha eliminato milioni di persone, di etnie e di culture. Si parlavano cinquemila lingue nel mondo, ora se ne parlano quattro, e tutte europee. Vita: Stavolta però questi signori della globalizzazione si sono dati appuntamento a casa sua? Grillo: Sì, e sono sconcertato, perché pensavo che avessero già scoperto la teleconferenza. Se si vogliono salutare possono farlo a distanza, no? Non capisco questo imporsi in un posto se non per cercare un dialogo. Solo che un possibile dialogo, ammesso che ci sarà, finirà interrotto dai soliti facinorosi, con la violenza. Poi verranno a dirci che sono per la democrazia e tutte le belle parole che sappiamo già, ma non ci interessa. Qui si tratta di un sistema che non funziona. E allora io dico: lasciamoli perdere. Vita: Sa che molti la stanno seguendo su questa strada? Grillo: Ma meno male, è strepitoso. Lasciarli soli lì sarebbe il loro posto ideale, questi otto extracomunitari con una sfilza di camerieri dietro. Che poi contano fino a un certo punto, perché Bush fa quello che è stato pagato per fare dalle multinazionali del tabacco, delle armi e del petrolio. E poi cosa dicono, a chi? Con chi dialogano? Con i carabinieri? Vita: E le migliaia di contestatori che stanno già affilando le armi? Che cosa gli direbbe? Grillo: Volete punire questi del G8? State a casa! È inutile andare a gridare, a cercare lo scontro per ?arrivare lì?. È una mossa stupida, stupidissima. Sarebbe bello invece che nessuno andasse. Nessuno. È il mio sogno: pensa che bello il vuoto, l?assenza di contestazione, come a dire: ?Io non ti contesto perché tu non sei l?oggetto delle mie contestazioni, io manifesto con la mia assenza il mio malumore per qualcosa che voglio cambiare, e lo cambierò, che voi lo vogliate o no. Vita: Che cosa bisogna cambiare? Grillo: Gli acquisti. Bisogna decidere cosa comprare e cosa non comprare, cosa boicottare, assumere dei comportamenti intransigenti sulla spesa, fare una politica vera sull?energia, sull?informazione. Perché la gente non dipenda più da altra gente che decide a mille chilometri di distanza. Vita: E allora? Grillo: E allora disertiamo. Niente Genova, io sono per La Spezia. Tutti a La Spezia.


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