Sostenibilità
Greenpeace: sulle lampadine l’Italia rinuncia a risparmiare 1 miliardo
L'organizzazione ambientalista boccia ole politiche del governo italiano
di Redazione
Per Greenpeace, l’iniziativa di bocciare la messa al bando delle lampadine a incandescenza entro il 2010 in Finanziaria e le misure sugli elettrodomestici, come da proposta del presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, va contro gli interessi dell’Italia per raggiungere gli obiettivi di Kyoto per il contenimento delle emissioni di gas serra. Le tradizionali lampadine incandescenti disperdono sotto forma di calore oltre il 90% dell’energia elettrica consumata, e solo il 10% si trasforma in luce.
E’ un enorme spreco di energia che potrebbe essere evitato utilizzando invece lampade fluorescenti compatte ad alta efficienza, gia’ oggi sul mercato. In Italia il bando delle incandescenti permetterebbe di risparmiare 5,6 miliardi di chilowattora all’anno, e circa 3 milioni di tonnellate. Sarebbe una misura a costo nullo per lo Stato, con benefici economici per i consumatori pari a circa 1 miliardo di euro all’anno.E’ ora di imporre standard minimi di efficienza in tutti i settori. Se non si comincia adesso, il Governo dimostra di non avere alcuna priorita’ nel combattere le emissioni di gas serra. Proprio oggi l’Irlanda ha approvato il bando entro il 2010, dopo le pressioni di Greenpeace.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.