Sostenibilità

Greenpeace salva la “Lombardia”

E' grande quanto la Lombardia , l'area di bosco salvata in Canada

di Carmen Morrone

Dopo un decennio di battaglie, Greenpeace festeggia oggi la decisione del governo della Columbia Britannica, in Canada, di proteggere due milioni di ettari di foreste e di assicurare buone pratiche forestali nelle rimanenti aree. L’area protetta e’ nota come la Foresta del Grande Orso. “Finalmente una buona notizia, foreste per una superficie di poco inferiore alla Lombardia sono salve”, commenta Sergio Baffoni, responsabile foreste di Greenpeace. “La Foresta del Grande Orso puo’ rappresentare un buon inizio verso una rete globale di aree protette: queste preziose foreste pluviali temperate non possono essere distrutte per farne legname e carta igienica”. Le foreste pluviali temperate della Columbia Britannica sono le ultime foreste primarie temperate della Terra e vi abitano 25 comunita’ di popoli indigeni che si sono battuti in questi anni per difendere le foreste, che ospitano specie uniche al mondo, come il grizzly e lo ‘spirit bear’, un rarissimo orso bruno dal mantello bianco. Alberi di migliaia di anni vengono abbattuti per farne carta e legno: l’ Italia e’ il quarto importatore mondiale di cellulosa dalla Columbia Britannica. Ora non succedera’ piu’: il governo locale, in seguito alle pressioni di Greenpeace (che quattro anni fa promosse anche azioni di protesta in Italia per impedire l’attracco di navi con legname proveniente da queste foreste) si e’ impegnato a proteggere il 33% della Foresta del Grande Orso da qualsiasi impiego industriale; ad adottare nelle restanti aree rigorose metodologie di taglio basate sul rispetto dell’ecosistema. Si tratta di 6,4 milioni di ettari nei quali il prelievo dovra’ essere pienamente responsabile e sara’ affiancato da nuove aree protette. Importante per arrivare alla protezione delle foreste canadesi e’ stata la pressione di oltre 80 aziende in tutto il mondo, come la BBC (che e’ anche editore), la Mitsubishi e la Federazione belga degli importatori di legno che hanno smesso di acquistare prodotti forestali provenienti dalla Foresta del Grande Orso. “L’annuncio di oggi rappresenta una svolta storica per le foreste del pianeta. Greenpeace ne verifichera’ l’applicazione affinche’ possa rappresentare un modello anche per altre regioni”, conclude Baffoni.

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