Greenpeace: protesta contro le biopatenti

Greenpeace e Misereor, l?agenzia di sviluppo della Chiesa tedesca, hanno presentato un?ingiunzione legale all?Ufficio europeo brevetti (Epo) di Monaco contro il brevetto richiesto dalla DuPont, la multinazionale agrochimica fra le più grandi venditrici di semi. Greenpeace e Misereor accusano DuPont di biopirateria e contestano la sua pretesa di godere di diritti esclusivi sulle piante di mais con un alto contenuto di olio e acido oleico.
Il brevetto Ep 744888 (il cui testo è sul sito www.greenpeace.de/ Intl-patents/patents.htm), rilasciato dall?Epo il 30 agosto 2000, comprende «semi di mais con un contenuto totale di olio pari almeno al 6%, ed un contenuto di acido oleico non inferiore del 55%». L?alto contenuto di olio nelle varietà di mais, con un?alta frazione di acido oleico antiossidante, è ricercato da tutti i produttori, per la maggiore stabilità e miglior valore nutrizionale. La DuPont vanta i diritti di proprietà per qualsiasi varietà di mais con queste caratteristiche. Ma tali varietà già esistono e sono state sviluppate dai coltivatori di mais in diversi Paesi. Il brevetto di DuPont è dunque basato sullo sfruttamento della biodiversità di questi Paesi.
La Convenzione europea dei brevetti, su cui si basano le decisioni dell?Epo, proibisce qualsiasi brevetto sulle varietà di piante. Però Epo sostiene che la recente direttiva Ue 98/44 (sulla protezione legale delle invenzioni biotech) permette l?utilizzo di tali brevetti. Questo non è vero, in quanto la direttiva non è stata ancora implementata della maggioranza degli Stati dell?Ue.
Info: www.greenpeace.it