Sostenibilità

Greenpeace esulta: Enichem blocca cloro

Dopo l'azione dei militanti ambientalisti oggi a Milano (murati alcuni ingressi del gruppo), l'incontro con il presidente Dadda che ha confermato la chiusura delle produzioni

di Giampaolo Cerri

Greenpeace canta vittoria. L’azione di stamani a Milano contro l’Enichem – cui sono stati murati alcuni ingressi della sede centrale – ha sortito infatti alcuni importanti effetti. Alle 16,30 di oggi, nel corso di un incontro con una delegazione di Greenpeace, Fabrizio Dadda, presidente di Enichem, ha assicurato la chiusura di 3 impianti di cloro.
«Entro un mese verrà presentato pubblicamente un piano in cui il cloro non figura più nelle attivita’ chiave dell’azienda», dicono a Greenpeace, «l’Enichem ha confermato la chiusura dell’impianto di Porto Torres, in quanto non è stato rinnovato il contratto per la fornitura di cloro; gli impianti di Gela-Priolo, in Sicilia chiuderanno l’anno prossimo». Questi impianti lavoreranno fino ad esaurimento delle scorte di ossido di propilene.
«Per gli impianti di Assemini, vicino Cagliari», dice il direttore Fabrizio Fabbri, «l’Enichem prevede la chiusura nel 2002-2003, ma per quanto riguarda Porto Marghera non abbiamo ottenuto risposte esaurienti. Quando verra’ chiuso quest’impianto che ha seminato morte per 30 anni?»
L’Enichem attualmente detiene il 6% del pacchetto azionario dell’EVC, l’azienda produttrice di famigerato CVM, il gas tossico precursore del PVC. L’Enichem, secondo quanto annunciato dal suo presidente Dadda sembrerebbe intenzionata ad uscire al piu’ presto anche dall’EVC. Greenpeace ha inoltre richiesto all’Enichem di non esportare all’estero gli impianti di cloro e di svilluppare dei piani per la tutela dei lavoratori. «È dall’inizio della nostra campagna che chiediamo un impegno per la riqualificazione dei lavoratori, per garantire il diritto al lavoro insieme al diritto alla salute e all’ambiente», spiega Domitilla Senni, altro direttore di Greenpeace, «ora anche i sindacati devono fare la loro parte».
Intanto, cresce di ora in ora il numero delle persone che si uniscono all’azione di ciberattivismo promossa da Greenpeace. Collegandosi al sito Greenpeace, è possibile aggiungere il proprio mattone virtuale ed oscurare due siti virtuali, quello di “Mortedison” e quello di “Eninquina”.

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