Economia
Green bond, un trend in continua crescita
La Banca europea per gli investimenti (BEI) lanciò la prima emissione nel 2007 con 807,2 milioni di dollari. Il volume complessivo delle obbligazioni verdi ha superato oggi quota mille miliardi di dollari. Secondo i dati della Climate Bond Iniziative (CBI) il 2020 ha registrato volumi superiori ai 329 miliardi di dollari
Correva l’anno 2007 quando la Banca europea per gli investimenti (BEI) lanciò la prima emissione di green bond: il Climate Awareness Bond, un’emissione da 807,2 milioni di dollari volta a finanziare progetti incentrati sulle soluzioni ai cambiamenti climatici.
Da allora il volume complessivo delle obbligazioni verdi ha superato quota mille miliardi di dollari e le previsioni, per i prossimi anni, sono più che positive.
Il 2020, secondo i dati della Climate Bond Iniziative (CBI), ha registrato volumi superiori ai 329 miliardi di dollari, 64 milioni in più rispetto al 2019 quando lo stock dei green bond arrivò a 265,4 miliardi di USD.
La stima per il 2021 ipotizza emissioni per 350 miliardi di dollari e, stando a quanto sta succedendo dall’inizio dell’anno, il volume prospettato sembra raggiungibile.
Al riguardo si rammenta che proprio nei giorni scorsi Acea ha completato con pieno successo il collocamento della sua prima emissione di green bond per un importo complessivo pari a 900 milioni di euro.
Guardando la classifica dei paesi che dal 2007 ad oggi hanno effettuato le maggiori emissioni di green bond, al primo posto figurano gli USA, con volumi per 211,7 miliardi di dollari, a seguire Cina (127,3 miliardi di USD) e Francia (115,6 miliardi di USD).
Scorrendo la classifica troviamo Germania (78,3 miliardi), Olanda (52,1), Svezia (40,2), Spagna (34,0), Canada (25,9) e Giappone (24,2); al decimo posto l’Italia con uno stock di emissioni verdi pari a 17,8 miliardi di dollari.
Le obbligazioni verdi sono uno strumento che appartiene a quel meraviglioso mondo della finanza responsabile e sostenibile, ovvero quella particolare finanza orientata verso i criteri ESG (Environmental, Social e Governance).
L’investimento sostenibile, come ad esempio il green bond, mira a creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata nel medio-lungo periodo che, nella valutazione di imprese e istituzioni integra l’analisi finanziaria tradizionale con quella ambientale, sociale e di buon governo.
Proprio alla finanza sostenibile è dedicata l’ultima puntata di “Pillole di Terzo settore”, il programma di Kairòs Giovani Soci di Banca Campania Centro in collaborazione con Coopera, la linea di prodotti e servizi che il Gruppo Iccrea rivolge alle organizzazioni non profit.
Durante la trasmissione Francesco Bicciato, Segretario Generale del Forum per la Finanza Sostenibile, ha parlato della finanza sostenibile inquadrandola da varie angolazioni.
La puntata può essere vista al seguente link
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