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Grecia, naufragio nel Peloponneso: almeno 78 vittime

Il naufragio è avvenuto in acque internazionali, a 47 miglia da Pylos. Il barcone, salpato dalla Libia, era diretto in Italia. Si stima che a bordo ci fossero 600 persone, 104 sono state tratte in salvo, continuano le ricerche dei dispersi

di Redazione

Il naufragio è avvenuto in acque internazionali, a 47 miglia da Pylos. Il barcone, salpato dalla Libia era diretto in Italia. Si stima che a bordo ci fossero 600 persone, 104 sono stati i migranti tratti in salvo, continuano le ricerche dei dispersi. 78, invece, sono le vittime accertate.

«Ecco la conseguenza della continua chiusura delle frontiere: altre vittime, altre vite distrutte», è il commento dell’organizzazione umniatria Emergency. «Una strage che è diretta conseguenza delle scelte di un’Europa che persevera a chiudersi in una fortezza, come dimostra anche l’intesa sul Patto per la migrazione condivisa in Consiglio europeo: barriere rafforzate, procedure accelerate alle frontiere per respingere persone che invece dovrebbero essere accolte e tutelate».

«Politiche studiate per difendere i confini e la sicurezza nazionale, non importa a quale prezzo», ha aggiunto l’associazione. «Istituire vie legali e sicure di ingresso, garantire il diritto d’asilo, avviare una missione navale europea di ricerca e soccorso, anche con il supporto delle ong impegnate in mare. Queste sono le azioni urgenti da intraprendere per evitare altre stragi e preservare ciò che è più importante: la vita delle persone».

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