Volontariato

Grecia, le ong contro riforma legge immigrazione

Human rights watch critica le nuove norme: "Non proteggono i diritti umani dei migranti"

di Paola Mattei

La riforma delle leggi migratorie in Grecia rischia di violare i diritti umani degli immigrati: lo sostiene l’organizzazione non governativa ateniese Human rights watch (Hrw, affiliata all’omonima ong di New York). Secondo Hrw, il progetto di riforma – presentato in Parlamento l’8 dicembre e di prossima approvazione – non prevede un’adeguata protezione per gli immigrati da ogni forma di discriminazione, rallenta da 12 a 24 mesi la riunificazione dei nuclei familiari e non tutela le immigrate obbligate a prostituirsi dai trafficanti di esseri umani. In un appello ai 300 parlamentari greci, Hrw chiede che il progetto sia modificato, ”nel rispetto degli obblighi assunti dal paese nel campo dei diritti umani”, in modo da garantire agli immigrati privi di documenti i fondamentali diritti all’assistenza sanitaria e all’istruzione, nonche’ adeguata protezione giudiziaria contro le espulsioni e contro ogni forma di sfruttamento. In Grecia vivono circa 500 mila clandestini e, dal ’98, e’ stata varata una legge che ha consentito a 161 mila immigrati (in massima parte albanesi e curdi) di ottenere la “carta verde” di soggiorno temporaneo, ma non quella ‘bianca’, utile per la residenza e il permesso di lavoro.


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