Welfare

Grecia: detenuti in sciopero per blocco permessi

La misura è stata decisa nell'ambito del dispositivo di sicurezza per le Olimpiadi di Atene 2004

di Carmen Morrone

I detenuti di diverse carceri greche stanno attuando ormai da diversi giorni uno sciopero della fame per protestare contro il blocco dei permessi di uscita, una misura decisa nell’ambito del dispositivo di sicurezza delle olimpiadi di Atene 2004: secondo il ministero della giustizia greco, la situazione e’ ”sotto controllo”, ma l’agitazione prosegue. Avanguardia della protesta, secondo quanto si e’ appreso, i molti detenuti albanesi in carcere in Grecia, ma alla protesta partecipano anche diversi italiani detenuti in vari istituti di pena, come quello di Larissa e quello di Korydallos ad Atene. Obiettivo della protesta, anche le condizioni di detenzione, segnate da grave sovraffollamento. Molti detenuti stranieri chiedono di poter inoltre scontare la pena nel loro Paese. Il ministero, ricordando che anche i permessi delle guardie carcerarie sono stati sospesi durante il periodo delle Olimpiadi, ha detto che l’agitazione e’ iniziata nel carcere di Aghios Stefanos a Patrasso e si e’ poi estesa a Korydallos, al carcere Diavata di Salonicco, e nelle prigioni di Nafplio, Komotini, Larissa, Corfu’, Ioannina e Halkida. In un recente rapporto, la Commissione nazionale per i diritti umani, che e’ sotto l’egida del premier, aveva definito le condizioni di detenzione a Korydallos ”intollerabili dal piunto di vista umano, ed esplosive”, soprattutto a causa dell’affollamento delle celle. Ci sono infatti 8.000 detenuti a fronte di una capienza ufficiale di 5.627. La Commissione ha denunciato la mancanza di separazione tra le varie categorie di detenuti e la scarsita’ del personale.


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