Volontariato

Grazie, uomo della libert

Benetollo ricordato da Gampiero Rasimelli.

di Giampiero Rasimelli

Spesso scompariva, con la sua valigetta se ne andava in qualche luogo senza dir niente. Andava a parlare con persone, a dare presenza, a costruire legami. Andando pensava, risolveva dubbi, inventava cose da fare. Andando. Nessuno più di Tom si sentiva un personaggio di Ginsberg, on the road. Ancora una volta se ne è andato, senza dir niente a nessuno e come voleva lui, ma ora non tornerà più, se non nella nostra memoria. Uomo del popolo, uomo della libertà, non c?è altro modo per definire Tom Benetollo, i suoi valori, la sua forza, la sua testardaggine. Uomo in movimento, tenace costruttore di movimenti e di partecipazione, la sua fiducia nella forza della gente era sconfinata e inarrestabile. Con lui ho condiviso 24 anni di vita, di lavoro, di scelte. Non eravamo omogenei, ma legati da un sodalizio profondo cementato dalla prima stretta di mano e mai interrotto, da niente e da nessuno. Insieme abbiamo costruito delle idee, nella sinistra, nel movimento per la pace, nell?Arci, nelle reti internazionali, nella costruzione del Forum permanente del Terzo settore. Lui è stato il motore instancabile e il cemento insostituibile di queste idee. Dell?Arci voleva fare la Casa comune del popolo della sinistra, della solidarietà e dei movimenti. La sua capacità di fare comunità era proverbiale. Oggi questa idea di Arci è una realtà irreversibile, una identità complessa con cui fare i conti, una comunità forte e consapevole. Si è battuto per l?affermazione di valori radicali di pace, di giustizia, di libertà ma sempre attento al compito di coinvolgere grandi masse e culture diverse in questa lotta. Il grande movimento per la pace e contro le ingiustizie della globalizzazione neoliberista che in questi anni ha preso vita e forme in modo travolgente, lo aveva esaltato e rincuorato. Ne era diventato un perno robustissimo e un motore potente. Si è battuto per il rinnovamento della politica, della politica politicante e senza risposte di questi lunghi anni grigi. Ha avuto paura che questa contaminasse anche il tessuto associativo del nostro Paese. Ci ammoniva e ci allertava intorno a questo rischio. E con questi occhi gelosi e critici guardava anche alla realtà del Forum del Terzo settore che riteneva la cornice insostituibile dell?impegno volto a difendere, suscitare e rinnovare i valori e le pratiche di partecipazione democratica nel nostro Paese. Oggi ci lasci Tom, improvvisamente. è un?altra provocazione che ci fai. Ci dici che dobbiamo crescere più rapidamente, che non c?è tempo per affidarsi alla pigrizia, che non si può più solo delegare a quelli come te la costruzione della coscienza del protagonismo dei cittadini, che c?è bisogno di una nuova stagione della politica e della responsabilità di tutti. Ora dobbiamo andare avanti da soli. Grazie della vita che ci hai dato e, da parte mia, grazie delle emozioni e dell?orgoglio che abbiamo condiviso. Riposa in pace.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA