Volontariato
Grazie Mario
Mario Cerciello Rega non serviva lo Stato solo con la divisa dei Carabinieri. Rega era anche uno degli oltre 5,5 milioni di volontari italiani che si spendono gratuitamente per gli altri. Prestava dal 2009 servizio per la delegazione romana dell'Ordine di Malta, distribuendo pasti ai senzatetto e alle persone in difficoltà nelle stazioni di Termini e Tiburtina
di Redazione
Il carattere simbolico della merce prende il sopravvento sui suoi caratteri materiali. La merce tende così a diventare sempre di più un’astrazione; è questa una degli assunti portanti del Capitale di Marx riprese ne La Società dello Spettacolo di Guy Debord. Secondo Debord lo spettacolo si presenta come un’enorme positività indiscutibile e inaccessibile. Esso non dice niente più di questo, che “ciò che appare è buono, ciò che è buono appare”. Notano Carlo Freccero e Daniela Strumia nella loro introduzione al volume di Debord edito da Baldini e Castoldi: “L’equazione hegeliana tra realtà e razionalità è sostituita dall’equazione tra apparenza e valore. La cattiva empiria lascia il posto allo spettacolo. La razionalità non riguarda più le cose, ma le immagini delle cose”.
La dinamica della morte di Mario Cerciello Brega
Secondo quanto accertato dagli inquirenti come riporta l’agenzia Dire due ragazzi statunitensi si erano recati a Trastevere per acquistare alcune dosi di stupefacenti, quando hanno scoperto di essere stati ingannati, hanno strappato la borsa allo spacciatore che conteneva il suo telefono cellulare. A quel punto l’uomo ha contattato i due americani chiamando sul suo telefono per tentare di riavere indietro il maltolto. Il pusher avrebbe poi chiamato il 112 per comunicare che era stato scippato e che si era accordato con i due americani per la restituzione della borsa. A questo punto, all’orario stabilito i due carabinieri, in borghese, si sono recati in via Pietro Cossa, nel cuore del quartiere Prati. Lì hanno incontrato i due ragazzi con i quali è scoppiata una colluttazione durante la quale il vicebrigadiere Rega è stato colpito con otto coltellate da uno dei due che in serata ha confessato l’omicidio.
Lo spettacolo social
I primi resoconti però non parlavano di due ragazzi americani, ma di due ragazzini di origine africana, probabilmente maghrebina. Il ministro Salvini come sempre è uno dei più reattivi sui social. “Caccia all’uomo a Roma, per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso un Carabiniere a coltellate. Sono sicuro che lo prenderanno, e che pagherà fino in fondo la sua violenza: lavori forzati in carcere finché campa”, scrive su Facebook evocando una pena che non esiste nel nostro ordinamento penale. Poco dopo la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, sempre su Facebook: “Stanotte il Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega è stato accoltellato mentre era in servizio. Stingo in un forte abbraccio sua moglie, la sua famiglia e i suoi cari. Sono vicina all'Arma dei Carabinieri e a tutti agli uomini e le donne che quotidianamente mettono a rischio la loro vita per garantire la nostra sicurezza. Chiedo tolleranza zero per i delinquenti che hanno commesso questo vile atto". Non si capisce che margini di tolleranza ci potrebbero essere, ma tant’è. Da lì per tutta la giornata parte una catena di dichiarazioni politiche che nell’esprimere condoglianza alla famiglia e all’arma dei Carabinieri non rinunciano a definire “senza scrupoli” i “vili” assassini e a chiedere che “si faccia giustizia”. Spesso invitando la parte avversa a “non fare propaganda” sulla morte di un servitore dello Stato che si era sposato da pochi giorni.
Chi era Mario Cerciello Rega
Mario Cerciello Rega non serviva lo Stato solo con la divisa del Carabinieri. Rega era anche uno degli oltre 5,5 milioni di volontari italiani che si spendono per gli altri. Il vicebrigadiere prestava dal 2009 servizio come volontario per la delegazione romana dell'Ordine di Malta, distribuendo pasti ai senzatetto e alle persone in difficoltà nelle stazioni di Termini e Tiburtina. Un impegno costante e regolare portato avanti con dedizione e passione. Per questo nel 2013 gli era stata conferita un'onorificenza al Merito Melitense. "È stato sempre partecipe agli interventi su strada programmati due volte a settimana nella tarda serata, in aree critiche Capitoline come le maggiori stazioni ferroviarie ove è più solito trovare persone bisognose ed emarginate" si legge nella motivazione relativa al conferimento di una medaglia di bronzo con spade dall'allora Gran Priore di Roma, Fra' Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, attuale Gran Maestro dell'Ordine di Malta. "Una perdita terribile per tutta la comunità. Perdiamo tutti un uomo generoso, leale, animato da un profondo senso di responsabilità. L'Ordine di Malta si stringe alla famiglia di Mario Cerciello Rega e condanna questo vile atto di violenza” ha dichiarato il Gran Maestro. Mario Cerciello Rega partecipava inoltre ai pellegrinaggi dell'Ordine di Malta a Lourdes e a Loreto, insieme alla moglie anch'essa volontaria dell'Ordine, dove si dedicava all'assistenza ai malati.
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