Economia

Grazie alle coop italiane riapre a NY il ristorante delle Torri Gemelle

"Colors" è il nome della cooperativa. I dipendenti sono di 22 nazionalità. La cooperativa italiana ha investito 500 mila dollari.

di Francesco Agresti

Un sogno americano che si realizza grazie al contributo di imprese cooperative italiane. È forse questa la definizione più giusta per una sfida che parte oggi, dopo anni di lavoro e di impegno, per continuare una storia bruscamente interrotta l?11 settembre del 2001.

Apre infatti i battenti a New York, al 417 di Lafayette Street, Lower Manhattan, ?Colors?, il primo ristorante promosso da una cooperativa nella città simbolo degli Stati Uniti, gestito da un gruppo di ex dipendenti di Windows on the World, il ristorante che era collocato sulla cima di una delle Twin Towers.

Dopo il crollo delle Torri Gemelle, nel quale morirono anche 73 dipendenti del ristorante, i lavoratori disoccupati costituirono ROC NY, Restaurant Opportunities Center of New York, cui aderiscono 500 persone di 47 etnie diverse, con lo scopo di assistere i lavoratori delle Torri Gemelle e le loro famiglie, attività estesa ora alla tutela più generale dei lavoratori immigrati. ROC NY ispirò un gruppo di lavoratori superstiti rimasti senza lavoro, a tentare la strada dell?impresa cooperativa.

L?obiettivo non era dei più semplici. Le difficoltà sono state superate anche grazie alla cooperazione italiana. I primi contratti con la cooperazione italiana furono avviati da Bruce Herman, allora direttore di CWE, Consortium for Worker Education, un’organizzazione per la promozioned elleo sviluppo economico di NY, che, avendo studiato alla John Hopkins University di Bologna, aveva avuto modo di conoscere l?esperienza cooperativa dell?Emilia Romagna.

Nel luglio 2004, fu costituita la GIF (Good Italian Food), un consorzio a cui aderiscono diverse imprese cooperative di Legacoop, con l?obiettivo di fornire sostegno finanziario, trasferimento di know how e prodotti. Nella compagine sociale del consorzio sono presenti in qualità di soci finanziatori Coopfond (il fondo mutualistico di Legacoop per la promozione e lo sviluppo di imprenditorialità cooperativa) e CCFS (Consorzio Cooperativo Finanziario per lo Sviluppo); in qualità di soci che forniscono know how e prodotti, Grandi Salumifici Italiani (salumi), GIV, Gruppo Italiano Vini (vini), Cir Food (ristorazione e catering), Consorzio Granterre (formaggi), Mediterrabio (pasta e miele), Copaim (Compagnia Prodotti Agroittici Mediterranei, prodotti ittici, ortaggi, pasta, formaggi).

Gli investimenti necessari per avviare l?iniziativa sono stati pari a 2,2 milioni di dollari, raggiunti grazie all?impegno di circa 20 soggetti (oltre alla cooperazione italiana, enti non-profit americani, fondazioni, organismi newyorkesi di sostegno allo sviluppo imprenditoriale, la National Cooperative Bank Development Corporation, il Restaurant Opportunities Center di New York). Il consorzio Good Italian Food contribuisce con 500.000 dollari; ROC NY con altri 500.000 dollari. I cinquanta soci lavoratori, nella fase d?avvio, non apporteranno capitale, ma conferiranno lavoro (almeno 100 ore ognuno).

I lavoratori percepiranno una paga non inferiore a 13,50 dollari l?ora, di gran lunga superiore alla media dei salari nel settore della ristorazione a New York, saranno coperti da una polizza sanitaria e una copertura previdenziale. I soci lavoratori, inoltre, utilizzeranno una quota degli utili prodotti dalla società per il riacquisto delle quote del Consorzio GIF.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.