Territori

Grazie al bando “Porte Aperte” oltre 3,2 milioni agli oratori

Fondazione Cariplo e Fondazione Vismara con le 16 fondazioni di comunità della Lombardia, Verbano-Cusio-Ossola e Novara hanno selezionato 50 progetti che partiranno nelle prossime settimane. Si potenzierà così l’offerta educativa e di socialità rivolta a preadolescenti, adolescenti e giovani, sostenendo la crescita dei ragazzi favorendo anche alleanze educative territoriali. La bontà delle proposte ha portato a incrementare il budget inizialmente previsto

di Redazione

Sono 50 i progetti selezionati con il bando Bando Porte Aperte. Obiettivo dell’iniziativa potenziare e migliorare l’offerta educativa e di socialità rivolta a preadolescenti,  adolescenti e giovani, valorizzando gli oratori come luoghi di aggregazione comunitaria  e promuovendo sinergie territoriali per sostenere il percorso di crescita e benessere  delle nuove generazioni e il rafforzamento della comunità educante.  

In considerazione della quantità e della qualità delle proposte pervenute (163 progetti  per una richiesta di contributo di quasi 10 milioni di euro), sottolinea una nota, la dotazione iniziale del  bando, pari a 2 milioni e 250mila euro stanziati complessivamente dagli enti promotori, è stata incrementata e i contributi complessivamente deliberati hanno quindi raggiunto i  3.238.600 euro (2.044.600 euro messi a disposizione da Fondazione Cariplo, 444mila  euro da Fondazione Peppino Vismara e 750mila euro dalle Fondazioni di Comunità).  

Complessivamente nelle prossime settimane sui territori della Lombardia e delle  province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola partiranno 50 nuovi progetti: 13 a  Milano, 5 a Bergamo e Como, 4 a Brescia, 3 a Sondrio, 2 a Cremona, Lecco, Lodi,  Mantova, Monza e Brianza, Nord Milano, Pavia, Ticino Olona, Varese, 1 a Novara e nel  Verbano-Cusio-Ossola.  

Una rete viva

«La risposta che abbiamo ricevuto mette in evidenza che la rete degli oratori è viva, ha  bisogno di aiuto, per poter offrire a bambini, adolescenti e giovani occasioni positive di  socialità. Sono stati numerosissimi e di qualità i progetti ricevuti. Si sono appena  concluse le attività estive negli oratori, che sappiamo quanto siano partecipate e  importanti. Sarebbe bello avere la stessa intensità in altri momenti dell’anno. Gli oratori  non sono parcheggi per i ragazzi, ma luoghi vivi in cui costruire relazioni di valore», ha detto Giovanni Azzone, presidente di  Fondazione Cariplo.  

«Giocare, studiare, avere momenti di riflessione da condividere con i coetanei, guidati da  adulti. I ragazzi cercano punti di riferimento, nei luoghi e nelle persone. C’è molto da  fare, in questo ambito, perciò stiamo immaginando altre edizioni del bando e altre  modalità di sostegno alla crescita educativa dei ragazzi, a supporto di chi si prende cura  di loro. Le famiglie, le nostre comunità hanno a cuore il benessere dei ragazzi, che passa  anche per opportunità come queste», ha concluso Azzone. 

«La Fondazione Peppino Vismara ha accolto con estremo favore la proposta di  collaborare alla realizzazione del Bando Porte Aperte pervenuta da Fondazione Cariplo.  In una condivisa visione del ruolo degli oratori e della loro importanza non solo per i  giovani, ma per l’intera comunità, il Bando Porte Aperte rappresenta per la nostra  Fondazione un tentativo di sperimentare nuove forme di sostegno agli oratori lombardi  che, da sempre, rappresentano destinatari privilegiati dei nostri interventi filantropici»,  ha aggiunto Paolo  Morerio, presidente Fondazione Peppino Vismara.


Contaminazioni e alleanze territoriali

«Con questo Bando abbiamo stimolato la progettazione di interventi che potessero aprire  le porte degli oratori alla “contaminazione” da parte di centinaia di organizzazioni ed enti operanti sui medesimi territori al fine di proporre, soprattutto a ragazzi e giovani,  attività ed iniziative che rispondano ai loro attuali bisogni e risultino interessanti e utili  per affrontare con maggiori strumenti le crescenti difficoltà connesse ad una fase della  vita così importante. Al fine di stimolare queste alleanze territoriali, rafforzare le  collaborazioni tra oratori e tra agenzie educative, la nostra Fondazione ha sostenuto il  lavoro di coordinamento e progettazione da parte delle Pastorali Giovanili delle 12  Diocesi referenti per territorio, registrando un’adesione ed una partecipazione che  lascia ben sperare per il prosieguo delle attività» ha sottolineato Morerio. «Valuteremo con attenzione ed interesse  i risultati che questi progetti porteranno nei prossimi mesi affinché si possa poi  programmare con maggior incisività gli eventuali interventi futuri»

Coinvolte 269 organizzazioni

I progetti selezionati coinvolgono 269 organizzazioni – 50 in qualità di capofila e 219  come partner – con una ricaduta su 271 oratori. Significativa la presenza delle parrocchie  e degli enti ecclesiastici/religiosi, che all’interno dei partenariati dei progetti destinatari  di contributo si attesta a 184 enti, il 68% del totale (una nota ricorda che il bando richiedeva la  candidatura di partenariati composti da due soggetti, di cui almeno una parrocchia con  oratorio).
Inoltre, si segnala che 10 proposte finanziate si configurano come “progetti di  sistema”- in quanto prevedono azioni da realizzare in almeno 10 oratori – e avranno un  impatto su 143 oratori (in media 14 a progetto). 

I progetti sostenuti – sottolinea una nota – hanno saputo  rispondere in modo convincente alle sollecitazioni del bando, dimostrando capacità di  aprirsi al territorio attraverso la costruzione di alleanze educative allargate, finalizzate a  prendere in carico i bisogni educativi e di socializzazione dei ragazzi e a sostenere la  funzione educativa degli adulti di riferimento.
In particolare, si evidenzia l’investimento sulla prevenzione e il contrasto della povertà educativa (avvio di doposcuola),  sull’inclusione sociale (educativa di strada e coinvolgimento di mediatori linguistici),  sull’ampliamento dell’ordinaria attività oratoriana (con l’offerta di un palinsesto molto  vario, tra cui laboratori sul digitale, fumetto, videomaking…), sul benessere dei ragazzi  (attraverso sportelli di ascolto/sostegno psicologico e incontri con esperti), sulla  promozione del volontariato e della cittadinanza attiva. 

Oratori, presidi di prossimità

Nella logica di anticipare lo scivolamento in forme di disagio che richiedano interventi  mirati e di soddisfare i bisogni educativi dei minori e dei giovani, il bando ha guardato  agli oratori quali presidi di prossimità in considerazione della loro presenza diffusa a  livello locale e del ruolo decisivo che hanno tradizionalmente rivestito  nell’accompagnare la crescita dei giovani e attivare le comunità. Gratuità, accesso  facilitato, dimensione educativa e relazionale, opportunità e momenti di animazione  aperti a tutta la comunità sono aspetti che caratterizzano da sempre queste realtà. 

Al termine delle attività previste dai progetti – la cui durata sarà compresa tra 24 e 36  mesi, come richiesto dal bando – si stima di coinvolgere oltre 59mila tra minori e giovani  (sino a 25 anni) e 15mila adulti (animatori, educatori, volontari). 

Nell’immagine l’oratorio della parrocchia Santi Magi di Milano – foto da ufficio stampa

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