Mondo

Gratuità adozione: le due campagne si uniscono

Sono 48 associazioni, 25 parlamentari, 13mila cittadini che ora sostengono un testo comune

di Sara De Carli

Le due campagne in corso per chiedere la gratuità dell?adozione internazionale, ?L?adozione non ha prezzo? e ?No price for children?, uniscono le forze. I due coordinamenti hanno trovato un accordo su un nuovo testo, che sostituirà gli emendamenti depositati separatamente in Senato. La campagna per la gratuità dell’adozione quindi si ripresenta oggi sostenuta da più di 13mila firme, una cinquantina di associazioni e 25 tra senatori e deputati.

«L’aver unificato le campagne dimostra che gli Enti autorizzati e le associazioni famigliari, al di là delle peculiarità individuali, hanno capito quanto è importante fare sistema dinanzi a obittivi così importanti», spiega Marco Griffini, presidente di AiBi e portavoce della campagna L’adozione non ha prezzo. «È stato positivo anche l’essere partiti separatamente, perché senza avere in mano nulla di concreto forse sarebbe stato più difficile fare sintesi».

Grande soddisfazione anche per Stefano Bernardi, presidente dell’ente Enzo B., a nome del Cea e dei promotori di No price for children. «La sintesi è migliorativa e soprattutto la discussione di ieri ha messo in luce una grande sintonia sul modo di vedere l’ente del futuro e il suo ruolo. Da un lato, famiglie libere sia dall’ostacolo economico sia dal retropensiero del “ho pagato tanti soldi, ho diritto a…”. Dall’altro enti strutturati, presenti all’estero, impegnati in progetti di sussidiarietà e cooperazione».

Per entrambi, insomma, l’accordo trovato ieri è il rpesupposto per un cammino comune futuro, a cominciare dalla definizione del nuovo assetto del sistema-adozioni e dal riordino degli enti.

Il nuovo testo unico
Le spese per l?adozione saranno tutte detraibili al 100%, incluse quelle di viaggio e soggiorno. Cade così il doppio binario previsto da L’adozione non ha prezzo, con detraibilità delle spsese procedurali e deducibilità di quelle di soggiorno. Per le seconde però ci sarà un tetto di 5mila euro: si va così incontro alle esigenze delle famiglie meno abbienti, che dal sistema di detraibilità avrebbero ricavato poco, ponendo però un argine alle spese. Per dimostrare l’entità delle spese resta in piedi il sistema attuale: nè l’autocertificazione di No price for children né la necessità che le spese fossero sostenute dall’ente di cui parlava L’adozione non ha prezzo. Cade invece l?equiparazione tra attività dell?ente autorizzato e cooperazione, prevista da No price for children e resta il Fondo per le adozioni, destinato a interventi nei paesi esteri. La copertura prevista resta immutata: intorno ai 35/37milioni di euro all’anno.

E ora che succede?
Le raccolte di firme proseguono. L’accordo tra i due tavoli c’è, ma bisogna ancora capire, tecnicamente, come si può fare a modificare in corsa il testo degli emendamenti presentati al Senato, che dovrebbero essere discussi domani. In queste ore i due coordinamenti stanno contattando i parlamentari che hanno appoggiato le due proposte per presentare il nuovo accordo e chiedere loro di appoggiare questo nuovo contenuto.


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