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Gran Bretagna:maxi vendita di armi all’India
Aperta la campagna per incrementarne le vendite: nel "pacchetto", tra l'altro, 60 jet da combattimento Haws del valore complessivo di un miliardo di sterline. Lo afferma il The Guardian
Il governo britannico ha montato un’intensa campagna per incrementare le vendite di armi all’India, tra cui 60 jet da combattimento Haws del valore complessivo di un miliardo di sterline”. Lo scrive oggi l’edizione online del quotidiano The Guardian affermando che i produttori dell’aviogetto britannico (la BAE Systems) sono “sicuri di portare a termine l’affare col governo indiano a Defexpo 2002, la fiera dei sistemi d’arma che si terrà il mese prossimo a New Delhi”. “Il ministro della difesa britannico Geoff Hoon sta facendo pressioni sull’India perché giunga presto ad una decisione sull’affare”, scrive il quotidiano londinese. “Tra i promotori dell’iniziativa vi è John Prescott (vice primo-ministro) il quale nella sua prossima visita in India sosterrà la questione, come già fece lo scorso anno a New Delhi”. “Anche al premier Tony Blair è stato richiesto di esercitare la sua influenza per la conclusione dell’affare. Dopo aver valutato la richiesta, Downing Street ha deciso di non opporsi in linea di principio alla vendita, puntualizzando però che sarebbe sconveniente per Blair prendervi parte direttamente”. Il governo britannico ha montato un’intensa campagna per incrementare le vendite di armi all’India, tra cui 60 jet da combattimento Haws del valore complessivo di un miliardo di sterline”. Lo scrive oggi l’edizione online del quotidiano The Guardian affermando che i produttori dell’aviogetto britannico (la BAE Systems) sono “sicuri di portare a termine l’affare col governo indiano a Defexpo 2002, la fiera dei sistemi d’arma che si terrà il mese prossimo a New Delhi”. “Il ministro della difesa britannico Geoff Hoon sta facendo pressioni sull’India perché giunga presto ad una decisione sull’affare”, scrive il quotidiano londinese. “Tra i promotori dell’iniziativa vi è John Prescott (vice primo-ministro) il quale nella sua prossima visita in India sosterrà la questione, come già fece lo scorso anno a New Delhi”. “Anche al premier Tony Blair è stato richiesto di esercitare la sua influenza per la conclusione dell’affare. Dopo aver valutato la richiesta, Downing Street ha deciso di non opporsi in linea di principio alla vendita, puntualizzando però che sarebbe sconveniente per Blair prendervi parte direttamente”.
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