Politica

Gran Bretagna: il governo Blair limita l’accoglienza dei rifugiati

Un tetto al numero dei profughi è la mossa del ministro dell'interno laburista per far guadagnare punti alla propria coalizione in vista delle elezioni

di Redazione

Il ministro dell’Interno inglese Jack Straw ha introdotto nel programma del Partito laburista l’idea di stabilire un tetto massimo al numero di rifugiati che il Regno Unito accoglierà ogni anno. Un’ulteriore spinta al Labour del premier Tony Blair, in testa nei sondaggi con venti punti di vantaggio sui conservatori secondo i quali il governo laburista ha fatto della Gran Bretagna il paradiso degli aspiranti rifugiati. “C’è un limite al numero delle richieste, per quanto siano fondate, che si possono accogliere. Nonostante la pena che si prova di fronte alle conseguenze delle guerre civili, la maggior parte di tali conseguenze devono essere affrontate nella regione dove il conflitto ha luogo. C’è un limite alla capacità di accoglienza del Paese “, ha detto Straw in un’intervista all’Observer. Il ministro dell’Interno non ha voluto specificare il numero delle richieste di asilo che costituirà il tetto massimo. Ma ha parlato di “poche decine di migliaia”, precisando che il livello andrebbe concordato con gli altri Stati dell’Unione europea. Secondo i dati del ministero dell’Interno, Londra ha ricevuto 76.000 richieste di asilo, 20.000 delle quali sono state accolte. Ma il numero reale è di molto superiore – intorno a 110.000 – perché le statistiche non tengono conto ad esempio delle mogli e dei figli. La maggior parte di coloro che chiedono asilo nel Regno Unito proviene dall’Afghanistan. Seguono la Somalia, l’Iraq, lo Sri Lanka e la Turchia.


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