Politica
Governo-Siemens, un accordo per il lavoro dei giovani
Siglato un Protocollo d'Intesa con la Siemens: obiettivo rafforzare l'acquisizione di competenze tecnico-professionali degli studenti IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) con l'obiettivo di facilitare l'accesso dei giovani al mondo del lavoro nel settore della tecnologia. Soddisfatto il sottosegretario Bobba: «Si rafforzano i percorsi di Alternanza scuola-lavoro e l'apprendistato formativo»
di Redazione
Facilitare l’accesso dei giovani al mondo del lavoro nel settore della tecnologia. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto dal Sottosegretario di Stato on. Luigi Bobba e i legali rappresentanti della Società Siemens s.p.a., Federico Golla e Ricardo Arglebe. Con questo protocollo si potrà rafforzare l’acquisizione di competenze tecnico-professionali in capo agli studenti iscritti alla scuola secondaria superiore e ai percorsi di studi IeFP (Istruzione e Formazione Professionale).
Con questo Protocollo le parti firmatarie si impegnano a promuovere progetti di alternanza scuola-lavoro e di apprendistato formativo nel settore dell’automazione, riservati ai giovani che, in tal modo, potranno abbinare formazione tecnica e sperimentazione nell’ambito della propria scuola, che diventa quindi il punto di riferimento formativo-territoriale.
Il protocollo prevede, inoltre, iniziative di formazione e aggiornamento, in favore di docenti, tutor scolastici, aziendali e famiglie e attività di orientamento.
Il Sottosegretario Bobba si è detto: «particolarmente soddisfatto per la stipula di questo Protocollo, con cui si rafforzano i percorsi di alternanza scuola-lavoro e l’apprendistato formativo nel sistema duale, che il Governo ha reso stabile e si promuove il valore educativo del lavoro. A decorrere dal 2018 la IeFP potrà disporre di 189 milioni di euro per l'assolvimento del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione e di 125 milioni di euro, di cui 50 milioni straordinari per l’anno in corso, per il finanziamento dei percorsi formativi del sistema duale, rivolti all'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e dei percorsi formativi rivolti all'alternanza scuola-lavoro». Inoltre, aggiunge il Sottosegretario, «la legge di Bilancio ha previsto uno sgravio contributivo del 100%, anziché 50%, per le aziende che assumono giovani che abbiano svolto l’alternanza scuola-lavoro o l’apprendistato formativo presso le loro aziende».
«Credo, pertanto che ci siano tutte le condizioni normative per poter attuare l’offerta formativa nel sistema duale. Sono oltre 23mila i ragazzi che da gennaio 2016 sono stati coinvolti in questa sperimentazione. Ciò potrà portare al raggiungimento di due importanti obiettivi: primo, colpire il fenomeno ancora diffuso dell’abbandono scolastico in Italia; e secondo, colmare, almeno in parte, quelle posizioni lavorative professionali che risultano vacanti, per mancanza delle competenze professionali richieste. Si tratta, inoltre» conclude Bobba, «di un accordo con una delle società maggiori produttrici di componenti per l’automazione industriale, che da tempo collabora con le Scuole, i Centri di Formazione e le Università, in un’ottica sempre più innovativa ed in linea con l’impegno profuso in questi anni dal Governo nel Piano Nazionale Industria 4.0, contenente le misure e gli interventi d’innovazione tecnologica, legati alla quarta rivoluzione industriale».
Piena soddisfazione anche da parte del presidente e amministratore delegato della Società Siemens s.p.a., Federico Golla. «Sono convinto che con questo Protocollo, la nostra azienda, che ha già vivo e forte il senso di responsabilità sociale, contribuirà, in linea con la sua cultura aziendale fortemente innovativa, ad avvicinare sempre più le Istituzioni scolastiche al mondo aziendale, talvolta ancora sconosciuto al giovane che consegue il diploma di scuola secondaria di secondo grado. Sono, altresì, consapevole del bisogno impellente di nuove figure professionali nel mondo del lavoro, anche nell’ambito della digitalizzazione; pertanto, per stare al passo con i tempi, bisogna cercare di soddisfare i bisogni formativi anche del futuro. In tal modo» conclude «si potrà ricompattare il mondo del lavoro anche a livello europeo, recuperando, altresì un ruolo importante dell’Europa nel mercato mondiale».
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.