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Governo: dimezzato il numero dei cristiani da inizio guerra
Lo ha rivelato il responsabile del governo iracheno per le comunità cristiane
di Redazione
«Attualmente è dimezzato il numero dei cristiani residenti in Iraq rispetto al giorno dall’invasione americana del 2003». E’ quanto ha rivelato il responsabile del governo iracheno per le comunità cristiane, Abdullah al-Nawafel, al giornale arabo ‘al-Sharq al-Awsat’.
Il direttore del dipartimento per i cristiani del ministero per gli Affari religiosi spiega che «esiste una statistica dalla quale emerge che rispetto al 2003 si è dimezzato il numero dei cristiani presenti in Iraq. Almeno la metà dei cristiani iracheni che vivevano nel paese sono emigrati negli ultimi anni. Sappiamo che il 40% degli iracheni che si trovano attualmente in Siria sono cristiani. La nostra speranza e che un domani possano rientrare nella terra dei loro padri». Il funzionario iracheno ha sottolineato inoltre che numerosi membri della comunità «sono dati per dispersi perché sono rapiti dai terroristi e uccisi in questi anni, ma non si hanno cifre esatte». In particolare si punta il dito contro i gruppi estremisti islamici, come quello di al-Qaeda, che cerca in ogni modo di costringere le comunità cristiane a lasciare il paese.
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