Famiglia

Governo: Calderoli si pente per maglietta anti-Islam

«Non lo rifarei», dice l'esponente leghista oggi a Repubblica

di Redazione

“Se c’e’ una cosa che non rifarei mai piu’, e’ proprio indossare quella maglietta. L’ho detto a tutti e lo ripeto. Ma ho gia’ pagato per quella cosa. Mi sono dimesso e non lo fanno in molti. Il chiarimento con Berlusconi gia’ c’e’ stato due anni fa. Credo che basti”. Lo dice Roberto Calderoli in un’intervisa a “Repubblica”. “Il pressing -aggiunge- e’ stato fortissimo per impedirmi di arrivare al vicepremierato. Sul resto c’e’ stata una montatura. Le proteste del figlio di Gheddafi puo’ darsi che ci siano state, ma il resto no. Non capisco a chi do fastidio. Per me, pero’, decidono Berlusconi e Bossi. Il mio sara’ il ‘ministero della Semplicita”.Vorrei cancellare le leggi inutili. Si possono fare testi unici e accorpare i regolamenti. Voglio rendere le norme comprensibili per tutti. Voglio fare le riforme che servono ai cittadini”. Quanto al presidente della Repubblica, “e’ una persona -conclude Calderoli- che mi onoro di andare a trovare ogni tanto per chiedergli pareri. Si a’ sempre comportato con onesta’ assoluta. Gli sto simpatico. Abbiamo un ottimo rapporto”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA