Politica
Governo: aumentano i centro di spesa
Più gruppi parlamentari, più ministri, più sottosegretari
di Maramao
L’era dell’Unione comincia aumentando i centri di spesa, i costi dello Stato. Saranno i costi della democrazia, ma sempre costi sono.
A Montecitorio l’ufficio di presidenza della Camera alla sua prima votazione (10 voti a favore contro 9 con il voto determinante del presidente Bertinotti) ha autorizzato la nascita di 5 nuovi gruppi parlamentari, e quindi di 5 nuovi uffici con presidente, segretrie e via dicendo. I gruppi nascono nonostante un numero di deputati inferiore ai 20 previsti dalle norme. Si tratta di Rnp (17 deputati), Verdi (16), Pdci (16), Udeur (14), Dc-Psi (6). I gruppi parlamentari passano così da 8 a 13. Qualcuno ha calcolato in un milione di euro l’anno i costi della scelta.
Il Governo nel suo primo giorno di vita ha annunciato che i ministri saranno 25 (+ 1 rispetto a Berlusconi), e i sottosegretari 73 (+ 4), tra loro 10 i viceministri (uno, quello delegato al rapporto con gli italiani all’estero, deve ancora essere nominato).
RAddoppiata la delegazione di viceministri a Palazzo Chigi, 4 invece di due.
Mah, il Governo nasce il 17 e il segretario generale di Palazzo Chigi si chiama Malinconico. Chissà…Prodi è fiducioso, ieri ha sottolineato che sì era il 17 “ma non venerdì”.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.