Politica
Governo Armi, norme più severe
Il Consiglio dei ministri ha varato un ddl che introduce, oltre al porto d'armi, un nuovo nulla osta all'acquisto e alla detenzione di pistole e fucili.
di Redazione
Stretta del governo sulle armi private. Il Consiglio dei ministri ha varato un ddl che introduce, oltre al porto d’armi, un nuovo nulla osta all’acquisto e alla detenzione di pistole e fucili.
Finora chiunque poteva entrare in un’armeria e comprare una pistola da tenere nel cassetto del comodino. Per chi non portava l’arma in giro, per coloro quindi che non dovevano acquisire un “porto d’armi”, i controlli erano solo successivi e una volta superato l’esame, nessuno mai metteva più il naso in quella casa a patto che qualcuno non denunciasse qualche sospetto sull’affidabilità del soggetto.
“La conclusione è che in casa degli italiani ci sono un sacco di armi”, ha denunciato un paio di settimane fa il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi. E ha fatto un esempio: “A Genova, contro poco meno di duecento porti d’arma, ci sono 100 mila armi in casa: un abitante su dieci è armato”.
In futuro non sarà più così: chi vorrà comprare un’arma da tenere in casa per proteggersi dal potenziale ladro o dall’invadenza di un parente ossessivo, dovrà prima chiedere il permesso alle autorità di pubblica sicurezza. Non solo: se un tempo i controlli sui requisiti di chi detiene un’arma erano limitati ai trascorsi giudiziari, quando il disegno di legge sarà definitivamente approvato, la verifica preventiva riguarderà anche l’idoneità psicofisica, riconfermata periodicamente da una équipe medica, e la “capacità tecnica al maneggio”.
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