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Governi, che sia pace in Africa

Contro l’indifferenza della comunità internazionale ai massacri del continente, la campagna “Chiama l’Africa” ha consegnato una petizione di pace al numero uno dell’Onu Kofi Annan.

di Redazione

U n nuovo patto di solidarietà per l?Africa, per chiedere ai grandi del mondo di fare qualcosa per fermare le guerre che stanno dilaniando il continente. Ma anche per far conoscere a tutti la cultura africana e le potenzialità di una società civile che chiede di essere ascoltata. Questi gli obiettivi della campagna ?Chiama l?Africa?, a cui aderiscono oggi oltre 150 associazioni, da quelle nazionali come ?Mani Tese? al piccolo gruppo di paese, da istituti missionari ad associazioni laiche di varia ispirazione. ?Chiama l?Africa? è una campagna ambiziosa. Perché mira alla pacificazione dei conflitti africani, e per questo chiede alle Nazioni Unite, all’Unione europea e al governo italiano (oltre alle diverse chiese e organizzazioni umanitarie) di intervenire per fermare le guerre, spezzando la logica dell’indifferenza che finora ha bloccato qualsiasi seria iniziativa in questo senso. Dopo essere ufficialmente partita il 17 dicembre 1997, l’iniziativa di ?Chiama l’Africa? ha concentrato la propria attenzione soprattutto sulla regione dei Grandi Laghi, quella che comprende Paesi da tempo in conflitto quali Uganda, Rwanda, Angola, Congo. E ha ottenuto qualche risultato, se non altro in termini di attenzione da parte di politici e mass media. Lo scorso aprile una proposta di pace per quella regione è stata consegnata nelle mani del segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, nel corso di una sua visita in Italia. E recentemente proprio in questa pagina abbiamo invitato i lettori a spedire una cartolina-appello per la pace nella regione dei Grandi Laghi al presidente Scalfaro e al ministro degli Esteri Dini. Ma ?Chiama l?Africa? è molto di più. Da gennaio infatti una carovana di camion sta portando in giro per l?Italia una mostra itinerante, una sorta di invito alla curiosità per imparare cosa sia la vera Africa e magari decidere di sottoscrivere il patto di solidarietà con le sue popolazioni. Ognuno dei tre camion che compongono la mostra è monotematico, e presenta diverse realtà del Continente: dalla fotografia socio-statistica alle contraddizioni, dalla ricchezza alle tragedie, fino alla scoperta di una società civile che ha capacità propositiva e diritto di essere al centro del proprio sviluppo. A fianco pubblichiamo i prossimi appuntamenti per visitare la mostra, che è sempre accompagnata da uno spazio per incontri e dibattiti. Alla campagna ?Chiama l?Africa? è sempre possibile aderire, sia da parte di associazioni che di singole persone. Per informazioni contattare la segreteria organizzativa di Roma, viale Baldelli 41, telefono 06/5430082.

La campagna
Promotore
?Chiama l?Africa?, un coordinamento di 150 associazioni
Obiettivo
Fare pressione sulle Nazioni Unite, l?Unione europea e il governo italiano perché favori- scano la pacificazione del continente africa- no; diffondere con una mostra itinerante la cultura africana
Come aderire
Contattare la segreteria organizzativa di ?Chiama l?Africa?, telefono 06/5430082
    La carovana arriva qui
  • Mantova 7-11 ottobre
  • Milano 14-18 ottobre
  • Brescia 21-25 ottobre
  • Pavia 28 ottobre-1° novembre
  • Reggio Emilia 4-8 novembre
  • Faenza 11-15 novembre
  • Imola 18-22 novembre
  • Caserta 25-29 novembre
  • Roma 2-8 gennaio
  • Per informazioni, 06/5430082


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