Mondo

Google riconosce il Sud Sudan

Nonostante i ritardi, la mappa del nuovo Stato africano è finalmente on line

di Joshua Massarenti

Due mesi e mezzo. E’ il tempo che Google Maps ha impiegato per tracciare le nuove frontiere del Sudan e renderle visibili all’opinione pubblica. Dal 16 settembre è cosa fatta. Dopo la proclamazione dell’indipendenza del Sud Sudan il 9 luglio 2011, il più celebre sistema cartografico on line del mondo era stato preso di mira per non aver pubblicato i tracciati frontalieri del nuovo Stato africano.

Il 16 agosto John Tan Mabusu, un giornalista sudanese residente a Washington, ha lanciato una petizione contro Google Maps che ha raccolto 1.600 firme. Quanto basta per convincere i responsabili di Google di darsi una mossa e aggiornare il loro sistema. “L’inclusione del Sud Sudan sarà un motivo di fierezza per il popolo di questa nuova nazione e creerà un sentimento di appartenenza, in quanto cittadini di una nazione sovrana sulla carta” ha dichiarato Mabusu.

Per placare l’ira dei sudanesi, è intervenuto un community manager dell’azienda americana. “Stiamo lavorando duro per assicurarci che le nostre carte siano le più precisi possibili, e stiamo facendo di riflettere al meglio la realtà del terreno” aveva dichiarato un mese fa Daniel Mabasa. In genere Google impegna tre settimane per tracciare le frontiere di uno Stato, ma l’elaborazione della mappa del Sud Sudan è stata ritardata per via della situazione geopolitica complessa del paese e della manza di dati geografici precisi disponibili in loco.

In copertina Salva Kiir Mayardit, presidente della Repubblica del Sudan del Sud


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