Non profit
Google.org: un colosso non profit
Dopo la Gates Foundation, Gavi Alliance e altre realtà filantropiche transnazionali emergenti nel dibattito mondiale, ecco Google.org. Obiettivo? Diventare l'Agenzia umanitaria più influente al mondo
di Giulio Leben
Sono ben 175 milioni i dollari che Google.org, la fondazione promossa dal più famoso motore di ricerca online al mondo, stanzierà nei prossimi tre anni a beneficio di progetti non profit. A differenza delle tradizionali società filantropiche, tuttavia, Google.org è un’organizzazione ibrida, in grado di fare sovvenzioni dirette o investire in società for-profit che potrebbero garantire un ritorno. Cosa che al momento del lancio, nel 2006, attirò gli strali del New York Times e di parte del mondo non profit americano.
Adesso, però, Google.org ha deciso di “fare sul serio”. Il piano di investimento comunicato ieri si svolgerà sostenendo cinque diverse iniziative filantropiche. Queste risorse provengono dall’impegno preso dai fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin (nell’immagine), di devolvere circa l’1% del patrimonio sociale dell’azienda in attività filantropiche, oltre all’1% dell’utile annuo e il tempo lavoro dei propri dipendenti.
Larry Brilliant, Executive Director di Google.org, incaricato del progetto, ha avuto modo di chiarire: “Le cinque iniziative che annunciamo oggi sono prova del nostro impegno nell’affrontare alcuni dei grandi problemi che si presenteranno nel prossimo decennio. Abbiamo deciso di focalizzarci su queste specifiche aree perché crediamo che la loro risoluzione possa rendere questo mondo un posto migliore e più sicuro per le generazioni future, ovunque si trovino, e perché le riteniamo ben allineate con i punti di forza di Google, soprattutto in termini di tecnologie innovative ed impegno di risorse umane, il nostro bene più prezioso”. Ma vediamo i finanziamenti per il solo 2008.
InSTEDD: la più grande agenzia umanitaria al mondo?
Google.org sosterrà attività volte ad aiutare le comunità a prevedere e prevenire eventi prima che si trasformino in crisi locali, regionali o globali, identificandone i “punti caldi” e consentendo una rapida risposta.
A questo proposito le attività di Google.org si stanno concentrando inizialmente sul sud-est asiatico e l’Africa tropicale. Nel sud-est asiatico, punto caldo per la SARS e potenzialmente l’influenza aviaria, Google.org sta lavorando con alcuni partner per rafforzare i sistemi di monitoraggio attivi e formare gli individui del posto per prevenire le prossime epidemie. Le sovvenzioni iniziali comprendono:
Informare e consentire di migliorare i servizi pubblici
Google.org e partner ? si legge sul comunicato con cui ha comunicato i propri piani filantropici ? si impegneranno per migliorare il flusso di informazioni che sono fondamentali per ottimizzare i servizi a sostegno dei poveri in India e Africa Orientale. Le prime sovvenzioni riguardano:
Sostegno alle piccole e medie imprese
Google.org si impegnerà inoltre a favorire l’abbassamento dei costi di transazione per investire nelle PMI, creare opportunità di accesso a mercati finanziari più grandi e favorire investimenti in questo settore. Molte piccolissime imprese, così come la maggior parte delle grandi società averanno così accesso a capitali attraverso istituti finanziari, banche e mercati di capitale. TechnoServe sarà il partner iniziale. Quindi:
Sviluppare energia rinnovabile
L’obiettivo di questo progetto, a detta di Google.org, è la produzione di un gigawatt di energia rinnovabile ad un costo inferiore rispetto al carbone, nel giro di pochi anni, non decenni. Questa iniziativa, nota come REC, è stata lanciata nel novembre 2007 e inizialmente si focalizzerà sull’energia termica solare, le tecnologie per la produzione di energia eolica, i sistemi geotermici avanzati ed altre tecnologie potenzialmente all’avanguardia. In quanto parte dell’iniziativa REC. Gli investimenti strategici previsti includono
Accelerare la commercializzazione di veicoli “Plug-In” (RechargeIT)
RechargeIT è infine un’iniziativa di Google.org volta a ridurre le emissioni di CO2, ridurre l’uso della benzina e stabilizzare la griglia elettrica accelerando l’adozione di veicoli ibridi “plug-in” e la tecnologia vehicle-to-grid. Google.org ha proposto di investire 10 milioni di dollari nel corso di quest’anno e investirà somme che vanno da 500.000 a 2 milioni di dollari a favore di un selezionato gruppo di società for-profit il cui approccio innovativo, team impiegato e tecnologie a disposizione, permetteranno di estendere la commercializzazione di veicoli ibridi “plug-in”, veicoli elettrici e/o soluzioni “vehicle-to-grid”.
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