Non profit

Google lancia il suo browser

BigG annuncia l'ingresso nel mercato dei programmi per navigare online: sfida a Microsoft. Si chiama "Chrome", pensato per chi guarda video, chatta, gioca, scrive e compra online. Oggi il lancio in 100 paesi. Svelato su internet da un fumetto

di Riccardo Bagnato

A pochi mesi dall’addio al mitico Netscape, con cui migliaia di persone sfogliarono le prime pagine web, nasce “Chrome”, il browser di Google. L’annuncio è avvenuto online, dal blog aziendale, accompagnato da 38 pagine disegnate dal fumettista Scott McCloud che ne descrivono intenti e specifiche tecniche.

Eccolo qui, dunque. L’asso nella manica di BigG. Quello che tutti aspettavano da anni. La scelta più naturale per chi possiede non solo il motore di ricerca numero uno al mondo, o un servizio di posta elettronica sul web in rapida crescita, ma che ha reso accessibili online applicazioni che fino a poco tempo prima sembravano destinate a rimanere imprigionate nel computer, come word, excel o power-point. Una dopo l’altra, tutte le principali applicazioni che abbiamo imparato a usare offline sul nostro computer hanno trovato un valido sosia online. E questo grazie a Google. A questo punto non mancava che la cornice per integrarle.

D’altra parte era prevedibile. Non si sapeva però quando e come. Eric Schmidt, amministratore delegato di Google, lo aveva anticipato nel 2006, quando si era spinto a teorizzare la morte del pc così come lo conosciamo oggi e la nascita del cloud-computing (computer-nuvola). Ovvero di uno strumento collegato a Internet, munito esclusivamente di un browser. Con l’idea di fornire tutti i servizi e i software di cui un utente ha bisogno, semplicemente e comodamente online. E così è stato. O quasi. Mancava un ultimo, definitivo, tassello alla teoria che Schmidt va professando da tempo. Forse il più importante: il browser.

Ed eccolo: “Shipping today” direbbe qualcuno, pronto da oggi. Disponibile immediatamente per piattaforme Windows e presto anche per utenti GNU/Linux e Mac. Google Chrome lancia così l’ennesima sfida al nuovo Internet Explorer 8, rilasciato in versione beta pochi giorni fa da Microsoft (che conta il 73,8% di preferenze fra gli utenti con in suoi browser); all’eterno, ma valoroso pretendente al trono, Firefox (18,4%), nato dalle ceneri di Netscape; al rinnovato e veloce Safari di casa Apple (6%), allo scandinavo Opera (1%), che nulla ha da invidiare ai suoi contendenti. E lo fa in puro stile Google: tagliando i ponti con il passato, utilizzando le ultime tecnologie a disposizione come WebKit, già sfruttato da BigG per il browser del sistema cellulari Android, o Google Gears per facilitare la scrittura da parte degli sviluppatori di applicazioni e plugin; fino a riscrivere da zero applicazioni per l’occasione come nel caso della macchina virtuale javascript denominata V8. Il tutto all’insegna del Web 2.0, completamente open source, e – garantiscono a Mountain View – con un occhio aperto alla privacy dell’utente e l’altro alla velocità e stabilità del browser.

Ma sarà tutto vero quello che luccica? C’è chi legge infatti nei ringraziamenti finali alla Mozilla Foundation (che promuove Firefox), e fatti in occasione del lancio, uno tono più di beffa, più che di sfida. E chi sospetta un’attesa più lunga del previsto per poter apprezzare le reali potenzialità del nuovo progettone della coppia Brin & Page, i fondatori di Google. Gli accordi fra il motore di ricerca e la Mozilla Foundation per le provvigioni sulle ricerche effettuate nei loro browser, infatti, sono stati appena rinnovati fino al 2011. Staremo a vedere.


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