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Golfo. Gli Usa si preparano alla guerra

Gli Stati Uniti hanno fretta di completare lo schieramento militare nel Golfo. Rumsfeld firma l'ordine di partenza per altri 35 mila uomini. A fine nel Golfo previsti 120 mila uomini

di Redazione

Gli ispettori continuano il loro lavoro a Baghdad, gli Usa continuano a spedire uomini e mezzi nel Golfo. Il segretario alla Difesa, Donald Rumsfeld, ha firmato l’ordine di invio di 35 mila soldati in Medioriente, segno evidente che l’America intende completare al più presto lo schieramento militare anti Saddam. L’ordine di Rumsfeld segna il movimento di truppe più massiccio dall’autunno scorso, da quando cioè il Pentagono ha iniziato a mandare rinforzi nell’area della crisi. Tra i 35 mila uomini mobilitati, ci sono due gruppi di 7 mila marines ciascuno, provenienti da Camp Lejeune (Carolina del Nord) e da Fort Pendleton (California). L’obiettivo della Casa Bianca insomma non cambia: entro fine gennaio, gli americnai nel Golfo saranno 120 mila: un numero considerato sufficiente per sferrare l’attacco all’Iraq. Si sta completando anche lo schieramento dei mezzi: la U.S.Air Force sta inviando bombardieri B-1B dalla base di Ellsworth nel Sud Dakota e, inoltre, caccia F-15C e F-15E insieme a aerei spia automatici Predator. Intanto, nonostante l’invito alla prudenza di Blair, si mobilita anche la flotta britannica. Oggi è salpata da Porthsmouth la portaerei “Ark Royal”, scortata da un gruppo di 15 navi da guerra e un sottomarino, con destinazione Golfo. A bordo, duemila Royal marines e elicotteri d’attacco. Anche l’Iraq si prepara alla guerra: questa settimana migliaia di volontari hanno partecipato ad esercitazioni di tiro in varie parti del paese.


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