Cultura

Gmg: dop Colonia, Sydney nel 2008

Il Papa dovrebbe dare l'annuncio in Germania il prossimo 21 agosto

di Gabriella Meroni

Sydney e nel 2008: questa la citta’ e la data, dopo Colonia, della prossima Giornata Mondiale della Gioventu’, secondo le voci che si raccolgono in questi giorni. L’annuncio ufficiale verra’ fatto da Papa Benedetto XVI domenica 21 agosto, al termine della messa con cui chiudera’ la celebrazione della Ventesima Giornata Mondiale della Gioventu’ a Colonia. In quel momento, il Papa annuncera’ anche il prossimo appuntamento. La candidatura forte che finora si e’ fatta avanti e’ per l’appunto quella della citta’ australiana di Sydney. Una candidatura fortemente voluta dall’arcivescovo, il cardinale George Pell, prelato di stampo fortemente conservatore, a volte contestato per le sue prese di posizioni. Il cardinale ha fatto sapere di aver avanzato la candidatura della arcidiocesi, con l’appoggio del governo ed ora si aspetta l’annuncio ufficiale del Papa. Tuttavia i mezzi di comunicazione diocesani si sono gia’ mobilitati in previsione dell’evento ed anche un gruppo consistente australiano e’ a Colonia per lo studio dei dettagli organizzativi, da riportare poi a livello locale. Lo stesso accadde a Roma nel 2000, quando un gruppo di canadesi, organizzatori della Giornata successiva, si ritrovo’ nella capitale italiana per utilizzare l’esperienza fatta sul campo; allo stesso modo nel 2002 a Toronto erano presenti i futuri organizzatori tedeschi per una verifica della situazione e delle modalita’ di realizzazione. Tuttavia l’annuncio stesso contiene due elementi di novita’. Portando la prossima Giornata al 2008, si conferma la tendenza a spostare l’appuntamento: non piu’ ogni due anni ma ogni tre, per dare un maggior respiro alla fase organizzativa. Ed anche perche’ da piu’ parti ci si comincia a chiedere se dopo venti appuntamenti, non sia il caso di rivedere qualcosa nella struttura di queste grandi manifestazioni mondiali. In secondo luogo con Sydney la Giornata Mondiale se ne va per la prima volta in Oceania: un segnale importante per il continente stesso, anche se sara’ difficile ripetere il successo di adesioni che si e’ verificato in questi anni in Europa e in America, luoghi senz’altro piu’ facilmente raggiungibili.


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