Non profit

GLOBALIZZAZIONE. Zaia: va difesa l’agricoltura italiana

Così il ministro in un dibattito organizzato da Confcooperative Ferrara

di Maurizio Regosa

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«Diciamo senz’altro no ad una globalizzazione che porti con sé standardizzazione, omologazione dei gusti e abbattimento dei dazi, poiché l’obiettivo del mio mandato è di difendere con ogni mezzo la ricchezza dell’agricoltura italiana, di un comparto che fattura 24 milioni di euro all’anno e vanta un patrimonio di 4.500 prodotti tipici e 174 marchi Dop e Igp». Lo ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole Luca Zaia, intervenuto oggi all’Assemblea per i 50 anni di Confcooperative Ferrara, nell’ambito di una conferenza-dibattito. Paolo Bruni, presidente di Confcooperative Ferrara e di Fedagri-Confcooperative, che ha compiuto nella sua relazione una ampia panoramica sulle difficoltà che il comparto agroalimentare sta attraversando, ha evidenziato «il rischio di un indebolimento complessivo delle nostre performance agroalimentari che ci vedono leader europei e mondiali» e ha quindi sottolineato la necessità che vengano attuate «politiche mirate e profondi interventi strutturali capaci di rendere più competitive le nostre imprese».Il sottosegretario alla Salute, on. Francesca Martini, nel suo intervento in collegamento telefonico, ha ricordato l’impegno del suo Dicastero nell’ambito della sicurezza alimentare e della intensificazione del sistema dei controlli: «i nostri sforzi vanno tutti nella direzione della tutela dei consumatori, affinché la qualità indiscussa dei nostri prodotti agroalimentari non venga intaccata dalle contraffazioni». Alla conferenza ha partecipato anche il presidente di Confcooperative Emilia Romagna Maurizio Gardini che si è soffermato sull’importante ruolo svolto dalla cooperazione nel nostro paese, non soltanto nel comparto agricolo.

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