Mondo
Globalizzazione: l’offensiva delle multinazionali indiane
Per oltre 13 miliardi, Tata Steel compie la più grande operazione di acquisto di un'azienda europea (in questo caso il gruppo siderurgico Corus). E ora anche il settore farmaceutico...
Prosegue l?espansione mondiale delle multinazionali indiane. In giugno era toccato al gruppo francese Arcelor cedere alle lusinghe del leader siderurgico indiano Mittal Steel, adesso è la volta dell?anglo olandese Corus, i cui azionisti hanno accettato l?offerta di Tata Steel, colosso della siderurgia mondiale guidato da Ratan Tata e noto in Italia soprattutto per gli accordi industriali siglati con Fiat da uno dei tanti rami del gruppo, Tata Motors. Tata Steel ha infatti acquistato Corus per 13,7 miliardi di dollari. Ma gli appetiti delle multinazionali indiane non si ferma qui. Nel settore farmaceutico, il fabbricante indiano di generici Dr Reddy?s ha fatto man bassa nel 2006 del tedesco Betapharm per 570 milioni di dollari. A ruota libera, il suo concorrente Rambaxy si appresta a fare un?offerta per i generici prodotti dalla Merck KGaA, il cui valore è stimato a 4 miliardi di euro.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.