Cultura

Globalizzazione: al via il Forum sociale cattolico

questa mattina a Firenze presentato il manifesto dei 60 movimenti riuniti nel cartello "Le sentinelle del mattino 2002"

di Redazione

I quadri di una sessantina di sigle cattoliche di diversa sensibilita’ ed estrazione partecipano stamani al forum sul tema ”Pace condizione essenziale per lo sviluppo globale” che si svolge al Saschall. E’ promosso dal cartello unitario ”Sentinelle del mattino 2002” che vede assieme Azione cattolica e Comunita’ di Sant’ Egidio, Mcl e Confederazione nazionale delle misericordie d’ Italia, Focolari e Pax Christi, Acli e Focolarini, Focsiv e Agesci e, per la prima volta, Compagnia delle Opere. Al centro dei lavori un documento di 10 pagine sui temi della pace, dell’ ambiente, della giustizia che viene presentato ufficialmente all’ assemblea e, successivamente, alle autorita’. Guidano i lavori l’ arcivescovo di Firenze card. Ennio Antonelli, l’ osservatore permanente della Santa Sede all’ ufficio delle Nazioni Unite e istituzioni specializzate a Ginevra monsignor Diarmuid Martin e il docente di relazioni internazionali all’ Universita’ Cattolica Vittorio Emanuele Parsi. Nel pomeriggio i partecipanti si dividono in quattro assemblee di confronto in altrettante chiese del centro cittadino dedicate a: pace, sviluppo umano sostenibile, stili di vita, economia-lavoro. La giornata si conclude con un musical del Gen Rosso e con una veglia notturna. Ai partecipanti hanno rivolto un saluto anche i vescovi della Toscana con un messaggio letto dal vescovo di Prato e delegato per la pastorale sociale e lavoro monsignor Gastone Simoni. La manifestazione, che coincide con la Giornata internazionale della pace indetta dall’ Onu, si conclude domattina con una messa celebrata dall’ arcivescovo Antonelli. La diocesi di Firenze, attraverso il direttore dell’ ufficio per la pastorale sociale e lavoro don Giovanni Momigli, si e’ dichiarata ”lieta di accogliere attivamente questo incontro, in quanto i partecipanti sono accumunati dall’ appartenenza di fede. Non si fara’ politica in maniera partigiana, ma nel senso piu’ alto e cristiano del termine nella comune volonta’ di affrontare insieme i problemi dello sviluppo, sempre illuminati dai principi evangelici”. – Condanna del terrorismo, costruzione e tutela della pace, promozione della persona, debito e mercati finanziari, riduzione della poverta’ e aiuto pubblico allo sviluppo. Sono alcuni dei temi trattati nel manifesto di 60 sigle cattoliche riunite nel cartello ”Sentinelle del mattino 2002” che comprende, tra le altre, Ac, Acli, Mcl, Agesci, Confederazione nazionale delle misericordie d’ Italia, Focsiv, Movimento dei Focolari, Comunita’ di Sant’ Egidio, Pax Christi e Compagnia delle Opere. ”Condanniamo ogni forma di terrorismo – e’ scritto nel testo – e crediamo che la migliore risposta da dare sia, inanzitutto, quella della conversione personale, unita ad un impegno ancora piu’ convinto per la costruzione della pace, attraverso il dialogo interreligioso e la solidarieta’ globalizzata, per rendere piu’ giusti e sostenibili gli equilibri del mondo”. Le ‘Sentinelle’ indicano come ”essenziali la responsabilita’ delle istituzioni nazionali ed internazionali in diversi ambiti quali la tutela della pace restituendo il ruolo delle Nazioni Unite, la collaborazione attiva tra le persone del nord e del sud del mondo, proseguire l’ azione di cancellazione del debito nei Paesi in via di sviluppo”. E ancora, per quanto riguarda l’ Italia, ”sottoscrivere prima possibile i singoli accordi bilaterali di cancellazione del debito in modo da rispettare la scadenza triennale della legge, aumentare l’ aiuto allo sviluppo dallo 0,39% del Pil attuale allo 0,7%, abrogare le barriere, anche indirette, all’ ingresso sui nostri mercati di prodotti provenienti dal sud del mondo”. ”Riteniamo urgente – affermano le ‘Sentinelle’ – l’ impegno delle istituzioni pubbliche a garantire l’ accesso universale all’ acqua potabile”. Viene infine sollecitato ”il sostegno di quei giovani che vogliono impegnare le loro professionalita’ per opere di giustizia e di sviluppo riproponendo la bellezza e la necessita’ di autentiche vocazioni al volontariato internazionale”.


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