Cultura
Globalizzazione: a Davos e Porto Alegre doppia sfida
Doppio vertice fra global e no global
di Paul Ricard
Si apre oggi il “doppio” vertice di Davos e di Porto Alegre – raduno dei Paperoni globalizzatori il primo, incontro planetario dei no global il secondo – e già il clima è arroventato. Ieri è stata la prima giornata di tensione al confine italo-svizzero di Como-Ponte Chiasso per l’arrivo di un centinaio di antiglobalizzatori che venerdì si ritroveranno all’insegna dello slogan “Tutti a Davos contro i padroni del mondo. Sarà una nevicata che vi seppellirà”, per manifestare contro il Forum economico dei potenti del pianeta.
L’appuntamento – con tanto di presidio – che spianerà la strada per Davos genera allarme. Lo stesso allarme che si respira a Como città: se gli svizzeri non dovessero infatti consentire il transito dei manifestanti, questi si dicono pronti a sfilare la mattina successiva, cioè sabato, per le vie del centro. In occasione del Forum, gli svizzeri hanno rafforzato capillarmente i servizi di controllo.
Tutt’altro clima per il vertice di Porto Alegre, dove si svolgerà il terzo Social Forum mondiale, che conta ben 1.710 appuntamenti. I primi tavoli sono previsti per domani, quando i movimenti italiani terranno una riunione nazionale. E da venerdì il calendario si farà a dir poco fitto. Il via ai lavori sarà dato dal discorso del presidente brasiliano Luis Ignacio Lula e proseguirà con la conferenza “Contro la militarizzazione e la guerra”, con voci dal Pakistan e dal Senegal.
Conferenze e tavoli di dialogo si alterneranno a testimonianze, seminari e workshop, per dimostrare che un nuovo mondo è possibile. E al tempo stesso, sempre a Porto Alegre, saranno messe a punto le mobilitazioni “contro i potenti della Terra”. Il primo appuntamento è fissato per il 15 febbraio, quando il movimento scenderà in piazza per dire “no alla guerra in Iraq”. Sono già 22 i Paesi che hanno aderito alla manifestazione, ma l’obiettivo è quello di coinvolgere il mondo intero per fermare il conflitto armato. E calda si preannuncia anche la primavera: ad aprile la protesta investirà il vertice Nato in programma a Monaco.
E l’autunno prossimo c’è in calendario una manifestazione di piazza contro il summit del Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio, che si svolgerà a settembre a Cancun, in Messico. Infine, nel mirino degli antiglobal ci sarà anche il vertice del G8, che quest’anno torna in Europa, dall’1 al 3 giugno a Evian, in Francia.
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